Gaianews

Spazzatura spaziale: giunti al punto di non ritorno

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.09.2011

 Secondo un rapporto del US National Research Council, il numero dei detriti spaziali che galleggiano attorno alla Terra sta diventando preoccupante. La quantità di spazzatura spaziale ha raggiunto un “punto di non ritorno”e pone un serio rischio per gli astronauti perché le navette spaziali potrebbero facilmente entrare in collisione con i detriti. Anche la Stazione Spaziale Internazionale deve tutte le volte evitare la spazzatura galleggiante e recentemente ha sperimentato un “near miss”.

“L’ambiente spaziale attuale sta diventando sempre più pericoloso per i veicoli spaziali e per gli astronauti”, ha detto Donald Kessler, presidente della commissione che ha redatto il rapporto ed è stato direttore , ora in pensione, dell’ Orbital Debris Program Office della Nasa. “La NASA ha bisogno di determinare il miglior percorso da seguire per affrontare i molteplici problemi causati da meteoriti e detriti orbitali che mettono le  operazioni spaziali umane e robotiche a rischio.” Il rapporto dice che ci sono circa 22.000 oggetti – pezzi di vecchie navette spaziali, resti di satelliti e altro – in orbita in questo momento, e queste sono solo le testimonianze di cui abbiamo traccia.

Ma c’è di più, infatti gli oggetti sono diventati così abbondanti, che tendono a distruggersi gli uni con gli altri, mandandosi in frantumi e creando un problema ancora più grande. La relazione rileva che la NASA ha da tempo programmi in atto per ripulire e limitare i detriti spaziali, ma nel corso degli anni, i problemi di finanziamento e di scarsità di personale hanno sminuito la capacità dell’agenzia spaziale di mantenere il passo. “Attualmente, i programmi non hanno una gestione unitaria e una struttura del bilancio che possano efficacemente coordinare tutte queste attività. I ​​programmi sono anche vulnerabili ai cambiamenti di personale, in quanto quasi tutti sono gestiti da una sola persona,” la NRC ha detto in un comunicato stampa.

I recenti avvenimenti hanno solo esacerbato il problema. Nel 2007 la Cina ha condotto un test missilistico anti-satellite, distruggendo un vecchio satellite in 150.000 pezzi. Nel 2009, due grandi satelliti di comunicazione sono entrati in collisione. La pulizia non sarà facile, dice il rapporto. Prima di tutto, ci sarebbe bisogno di per capire che tipo di tecnologie sarebbero necessarie per una tale enorme impresa.

Poi c’è la politica internazionale di tutto questo. Non tutta la spazzatura spaziale è americana. “La guerra fredda è finita, ma l’acuta sensibilità per quanto riguarda la tecnologia satellitare rimane”, ha detto il vice-presidente del comitato Gleghorn George, ex vice-presidente e capo ingegnere dello TRW Space and Technology Group. La relazione, che la NASA ha promesso di rivedere, raccomanda di lanciare un piano strategico per affrontare i detriti, coinvolgere il pubblico, le parti interessate e il Congresso, oltre che rivolgendosi al Dipartimento di Stato americano per aiutare a risolvere gli aspetti legali e diplomatici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA