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Gli antiossidanti possono aumentare la fertilità maschile

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.01.2011
Spermatozoi

Integratori con antiossidanti possono aiutare le coppie che hanno difficoltà a concepire naturalmente, secondo una nuova revisione sistematica pubblicata oggi su The Cochrane Library. La revisione fornisce una sintesi di un piccolo numero di studi che suggeriscono che le partner di uomini che assumono antiossidanti hanno più probabilità di rimanere incinte.

La subfertilità maschile è un problema relativamente diffuso, che interessa un uomo su 20. Le sostanze chimiche dette specie reattive dell’ossigeno (ROS, o Radicali dell’ossigeno) si dice che causino danni alle cellule, e in particolare alle cellule dello sperma, che possono provocare una abbassamento nella conta spermatica ed interferire con la loro capacità di fertilizzare le uova. Gli antiossidanti sono sostanze chimiche naturali o sintetiche, tra cui alcune vitamine e minerali, che aiutano a ridurre i danni causati dai  ROS.

Lo studio, che comprende 34 ricerche condotte su 2.876 coppie sottoposte a tecniche di procreazione assistita come la fertilizzazione in vitro o la fecondazione assistita. La maggior parte degli uomini negli studi avevano una conta spermatica bassa o una scarsa motilità dello sperma. Le prove hanno esplorato l’utilizzo di diversi tipi di antiossidanti per via orale, tra cui la vitamina E, la L-carnitina, zinco e magnesio.

Rispetto al gruppo di controllo, le coppie avevano più probabilità di avere una gravidanza o il parto se l’uomo aveva preso antiossidanti. Tuttavia, questi risultati sono basati solo su 964 coppie per le gravidanze e su 214 coppie che sono riuscite a portare a termine la gravidanza. Altri studi hanno testato gli effetti degli antiossidanti sulla motilità spermatica e sulla concentrazione e hanno mostrato effetti positivi, anche se le dimensioni del gruppo di studio erano piccole.

“Quando si cerca di concepire e si fa parte di un programma di procreazione assistita, può essere consigliabile incoraggiare gli uomini a prendere integratori di antiossidanti per via orale per migliorare le possibilità delle loro partner di rimanere incinte”, ha detto la ricercatrice Marian Showell, che lavora nel reparto Ostetricia e Ginecologia presso l’Università di Auckland, in Nuova Zelanda. “Tuttavia, queste conclusioni sono attualmente basate su prove limitate”.

Non ci sono dati sufficienti per confrontare differenti antiossidanti o per raggiungere alcuna conclusione circa l’efficacia relativa degli integratori. “Abbiamo bisogno di più test comparativi per capire se qualche antiossidante funziona di un altro”, ha conclusoShowell.

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