Gaianews

In 100.000 per andare su Marte e non tornare mai più

Sono centomila coloro che hanno riempito l'apposito modulo per partecipare alla prima missione umana su Marte, prevista per il 2023, e non fare mai più ritorno sulla Terra

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.08.2013

La NASA lo prevede fra i prossimi obiettivi e tutto pare muoversi in quella direzione: il controllo in remoto di rover da navicelle spaziali, la progettazione di moduli abitabili, lo studio di tecnologie per estrarre acqua e minerali dagli asteoroidi. Le missioni umane su Marte sembrano a un passo dall’accadere.

Viaggio su marte

Il progetto si chiama Mars One e vi propone di cambiare casa, definitivamente. La prima missione su Marte con un biglietto di sola andata è prevista per il 2023. Sono già 100.000 coloro che hanno aderito, pagando un’iscrizione che varia a seconda del paese. Negli Stati Uniti la cifra è di 38 dollari.

Bas Lansdorp è CEO e cofondatore del progetto. Ha spiegato a CNN che quelli che sono visibili sul sito, sono solo una parte di coloro che hanno riempito il modulo e pagato l’iscrizione per partecipare alla selezione. Una parte degli iscritti non hanno reso visibile il loro profilo, altri, invece, lo stanno perfezionando, magari realizzando video e scrivendo auto-presentazioni, per poi rendere il tutto pubblico.

L’iscrizione è stata calmierata a partire dal PIL di ogni nazione in modo che fosse sostenibile per la maggior parte delle persone.

Di tutti coloro che riempiranno il modulo, solo 40 saranno selezionati, e fra questi, solo 4 partiranno per la missione senza ritorno su Marte.

I selezionati dovranno seguire un training di otto anni, rimanendo segregati  per alcuni periodi, in modo da abituarsi alle condizioni che incontreranno sul pianeta.

Dovranno impararare a coltivare piante, curarsi i denti e le fratture. Insomma, una vera impresa che secondo il CEO sarà seguita come un reality dalla Terra.”Quello che vogliamo fare è raccontare la storia al mondo”, ha detto Lansdorp, “Gli esseri umani vanno su Marte, atterrano su Marte e costruiscono una nuova terra, un nuovo pianeta. Questa è una delle cose più emozionanti che siano mai successe, e vogliamo condividere la storia con il mondo intero. “

Ed ecco come andranno le cose: “Alimenti e pannelli solari andranno nelle capsule. Dalla Terra non saranno inviati acqua e ossigeno perchè saranno creati su Marte” ha spiegato Lansdorp.

Gli astronauti dovranno filtrare l’acqua marziana dal suolo marziano, facendola evaporare e condensare.
“Dall’acqua possiamo creare idrogeno e ossigeno, e useremo l’ossigeno per respirare all’interno delle abitazioni che saranno preparate dai rover autonomamente prima dell’arrivo degli umani.

Non si tratta di trasformare il clima di Marte in quello della Terra, ha detto Lansdorp. Un’operazione del genere richiederebbe migliaia di anni.

Ma quali sono i rischi? Secondo gli esperti, al di là del rischio legato al viaggio spaziale, ciò che rappresenta davvero una minaccia sono le radiazioni. Nessuno mai è stato esposto a radiazioni spaziali così a lungo. E le radiazioni potrebbero modificare il DNA provocando il cancro negli astronauti. Ma secondo gli esperti potrebbe essere che, siccome gli astronauti saranno costretti ad alimentarsi correttamente e rimanere in forma, il loro rischio di sviluppare il cancro sia uguale a quello di coloro che abitano sulla Terra.

Altre soluzioni sono in corso di progettazione per costruire scudi contro le radiazioni e per abbreviare i tempi di percorrenza per arrivare su Marte. Ma si parla di una ventina d’anni di attesa, dunque dopo che il primo equipaggio Mars One sarà salpato sul pianeta rosso e in ogni caso, per questi 4, il viaggio non prevede il biglietto di ritorno.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA