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in bici sulla Dobbiaco-Lienz

Scritto da Nino Martino il 21.07.2013

bicicletta

 Sono solo 44 i km della pista ciclabile Dobbiaco-Lienz ma vi resteranno sicuramente impressi nella memoria.

Basta non spaventarsi subito perché la pista ciclabile è quasi sempre in piano o in leggera pendenza di discesa! Quindi sarà un po’ lunga ma è sicuramente alla portata di tutti, bimbi compresi.

La partenza del nostro itinerario è dal cuore delle Dolomiti, da Dobbiaco. Il percorso, sempre ben segnalato, passa in vicinanza delle sorgenti della Drava. Il fiume, infatti, che lungo i 720 chilometri del suo percorso bagna ben 5 diversi paesi d’Europa, prima di sfociare nel Danubio, nasce e scorre per i primi dieci chilometri proprio in territorio italiano.

Alla stazione ferroviaria di Dobbiaco, dove è anche possibile una bici, si diparte una pista ciclabile che attraversando verdi prati di montagna, in vista delle crode dolomitiche dei Branci, raggiunge lo storico centro di San Candido.

Nel primo tratto la ferrovia ci accompagna, con qualche occasionale treno che scorre alla nostra sinistra.

Il paesaggio è tipicamente rurale. Casette di campagna dai tetti spioventi sorgono qua e la tra i campi su cui pascolano placide mucche. E’ questo fa la differenza con tanti altri territori agricoli di pianura o di finta montagna, dove le mucche son tutte segregate nelle stalle!

Sembra proprio di essere in una pubblicità, tanto che mentre si pedala tranquillamente ecco sulla sinistra ergersi la fabbrica di una delle più note fabbriche di biscotti e leccornie di tutte le Alpi. Se non si avessimo paura di non ripartire sarebbe proprio da fermarsi!

San Candido

All’imboccatura della valle di Sesto, San Candido (1175 mt) è una ben nota località turistica ed il maggior centro artistico della Val Pusteria. La sua costruzione ebbe inizio intorno al 1143.

Tutto il territorio circostante è dominato dal parco naturale “Fanes-Senes-Braies” ma soprattutto dalle Dolomiti di Sesto, inserite in un parco naturale di grande interesse, oggi patrimonio Unesco, come tutte le cime dolomitiche più importanti.

Dopo l’intermezzo culturale e… se sarete sopravvissuti alle tante leccornie gastronomiche o all’ottima birra della cittadina, reinforchiamo la due ruote alla volte dell’Austria.

Da San Candido, infatti, un’altra pista conduce a Versciaco da dove, percorrendo la SS n.49, si arriva in breve al confine. Appena oltre il posto di controllo, ormai solo simbolico, delle piccole tabelle verdi segnalano il percorso ciclabile che, fino a Lienz, viene indicato come “Pustertaler Radweg” (Percorso ciclabile della Val Pusteria).

Questo tratto iniziale dell’itinerario, quasi interamente asfaltato e sempre ben segnalato, si sviluppa in un paesaggio prettamente alpino e selvaggio, tra oscure abetaie e isolati castelli.

Più avanti il percorso si fa decisamente più selvaggio, mentre ci inoltriamo nelle forre boscose caratterizzate da un bel rigoglio di acque che scorrono limpide e impetuose verso l’Austria. 

Lienz

 Posta alla confluenza del Drau con l’Isel, la città austriaca è adagiata sotto i profili dolomitici del Lienzer Dolomiten. Sono vette affascinanti e difficili, a tratti ostili, che illuminate dal sole del mattino sono di un bel colore roseo.

La città, capoluogo del Tirolo, è posta tra due importanti passi transalpini, il FelberTauern ed il Grossglockner Pass. I Romani furono i primi a riconoscere l’importanza strategica dei luoghi, fondando l’insediamento di Aguntum, a circa 5 km dall’attuale centro abitato. Oggi del sito, posto nei pressi di Doslach, non resta molto da vedere purtroppo. Si possono visitare le rovine delle mura cittadine, delle terme e del quartiere degli artigiani. 

Lienz fu fondata da tribù germaniche nel IX secolo, ma divenne una città potente sotto i conti di Gorz (Gorizia) e tale rimase sino al 1500, quando fu incorporata nell’impero austriaco. Da visitare sono il castello Schloss Bruck, antica residenza dei conti Gorz, sia la chiesa Stadtpfarrikirche St. Andra. Del borgo medievale è rimasto poco a causa delle guerre che hanno imperversato sulla nostra vecchia Europa, ma in centro nell’Hauptplatz si respira una bella aria rinascimentale ingentilita da continue manifestazioni musicali. Davvero una bella introduzione all’atmosfera dell’Austria meridionale.

Il ritorno

Dopo questa bella gita in bicicletta, potete scegliere di ritornare per la stessa strada, ma questa volta la ciclabile è un po in salita. Se pensate di averne voglia, vi consigliamo di restare la notte a Lienz e di ripartire al mattino dopo di buon’ora. Ma se siete soddisfatti e volete un ritorno più tranquillo, allora per voi c’è un ottimo treno delle ferrovie austriache che in una ora  e mezza vi riporterà comodamente, insieme alla vostra bici, alla stazione di Dobbiaco.

Il fascino di questa giornata o week end ci resterà davvero impressa nella memoria, tanto da farci facilmente comprendere come questa escursione sia diventata un vero e proprio mito per noi “ciclisti della domenica”!

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