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Interamente ricostruito preistorico pinguino gigante in Nuova Zelanda

Scritto da Giulia Chiarenza il 28.02.2012
Pinguini preistorici in una ricostruzione artistica. Crediti: Chris Gaskin. Copyright: Geology Museum, University of Otago.

Pinguini preistorici in una ricostruzione artistica. Crediti: Chris Gaskin. Copyright: Geology Museum, University of Otago.

Dopo 35 anni, il fossile gigante di un pinguino è stato completamente ricostruito, concedendo ai ricercatori nuovi spunti sulla diversità di questo animale nella preistoria.

Le ossa vennero recuperate in Nuova Zelanda nel 1977 dal Dott. Ewan Fordyce, paleontologo alla University of Otago. Nel 2009 e nel 2011 il Dott. Dan Ksepka, ricercatore di scienze atmosferiche, terrestri e marine presso la North Carolina State University e il collega il Dott. Paul Brinkman del North Carolina Museum of Natural Sciences si recarono in Nuova Zelanda per contribuire alla ricostruzione del fossile gigante.

I ricercatori soprannominarono il pinguino Kairuku, una parola che dal Maori si traduce più o meno con “tuffatore che torna con il cibo.” Ksepka fu incuriosito dal fossile per la forma del corpo, diverso da quelli -viventi o estinti- osservati precedentemente. Il ricercatore era anche interessato alle diverse specie di pinguini che vissero nella attuale Nuova Zelanda durante l’Oligocene, circa 25 milioni di anni fa.

Secondo Ksepka, “il luogo era ideale per i pinguini sia per quanto riguarda il cibo che per la sicurezza.” La maggior parte della Nuova Zelanda era sommersa dall’acqua durante quell’era, fatta eccezione per qualche massa terrestre rocciosa e isolata che garantiva ai pinguini un posto provvisto di riserve di cibo e al sicuro da potenziali predatori.”

Kairuku rappresenta una tra le almeno cinque specie diverse che vissero in Nuova Zelanda durante lo stesso periodo. La diversità tra specie ha reso difficile la ricostruzione.

“Kairuku era un uccello elegante per gli standard dei pinguini, con un corpo slanciato e lunghe pinne, ma piccole e robuste gambe”.

I ricercatori hanno ricostruito Kairuku da due fossili distinti, utilizzando lo scheletro di un pinguino reale come modello. Il risultato è un uccello alto con un becco allungato e lunghe pinne

Lo studio verrà pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology.

La Nuova Zelanda può vantare una storia di fossili eccezionali, che suggeriscono nuove ricerche su pinguini e altre creature marine. Ksepka si augura che la ricostruzione di Kairuku frutterà ad altri studiosi maggiori informazioni su altri fossili rinvenuti nella stessa area. “Questa specie ci permette di avere un’immagine più completa di questi pinguini giganti e può aiutarci a determinare fino a dove si spingessero durante l’Oligocene.”

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