Roma, 22 aprile 2013 – In seguito alle dichiarazioni della Dr.ssa Roberta Sacchi in una trasmissione televisiva, la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), società scientifica della quale fanno parte oltre 1000 specialisti italiani che si occupano di diagnosi e terapia dell’epilessia, ha espresso la propria indignazione per quanto affermato dalla dottoressa.
Nella “La vita in diretta” su RAI1, intervistata in relazione al delitto di Avetrana, la Dr.ssa Sacchi ha infatti affermato – secondo quanto riporta la LICE, che l’omicidio di Sara Scazzi potrebbe essere stato commesso da Michele Misseri in preda ad una crisi epilettica di cui egli potrebbe non ricordarsi.
“Queste affermazioni, del tutto gratuite e pericolose, hanno creato sconcerto in migliaia di persone con epilessia che hanno tempestato di telefonate la nostra società ed hanno postato ogni tipo di commento sui nostri siti, chiedendoci di intervenire per replicare a ipotesi sconsiderate e del tutto prive di fondamento scientifico”, si legge nel comunicato.
“Le dichiarazioni della criminologa nel corso della trasmissione, che appaiono espressione di convinzioni antiquate e del tutto superate in ambito scientifico, non fanno che alimentare la disinformazione ed il pregiudizio sociale nei confronti delle persone con epilessia! E’ ben noto infatti a tutti i neurologi che si occupano di epilessia che durante una crisi epilettica non possono realizzarsi azioni complesse e concatenate in una ben precisa successione temporale, quali quelle necessarie per compiere ad esempio un’azione delittuosa né l’epilessia può causare di per sé comportamenti criminosi”, prosegue la LILA.
Infine la LILA ricorda che l’episodio è avvenuto in prossimità della Giornata Nazionale per l’Epilessia che si celebrerà domenica 5 maggio. “E’ auspicabile che la stessa rete televisiva voglia dare risalto a questa giornata e diffondere notizie corrette sulla malattia e le sue caratteristiche”, chiede l’associazione.
La LICE ha detto di voler infine assicurare alle centinaia di migliaia di persone che già affrontano un difficile percorso di vita a causa di tale patologia che “continuerà a vigilare per una corretta e costante opera di informazione sulla malattia a difesa dei loro diritti”.
ho sofferto molto nel sentire questa psicologa dire questa cosa.mi meraviglio che questa persona con una laurea possa dire ciò.io ho sofferto di crisi epilettiche ma non sono stata ne lo sono una persona aggressiva.
Seguo da anni le varie associazioni con grande attivismo, seguo la F.I.E (Federazione Italiana Epilessie) che le raccoglie tutte e sono stata presente e collaborativa per la nascita della Federazione stessa.
Esorto la LICE, l’AICE e l’APiCE ad una rapida presa di posizione.
Invito tutti a farlo con la massima fermezza nonchè con educazione assoluta.
Sono madre di una ragazza che studia per diventare criminologa ed esorterò mia figlia ad agire in modo etico, corretto e scevro da ogni forma di male gratuito come quello cui assistiamo rivedendo l’intervento della psicologa criminologa forense a “La vita in diretta”.
Colgo l’occasione affinchè la trasmissione dia giusta voce ai Presidenti delle Associazioni menzionate (LICE in primis) per smentire il binomio epilessia=criminalità.
Appuntamento il 5 maggio per la ‘Giornata nazionale contro le epilessie e a favore della ricerca’ su ogni piazza italiana.