Diminuzione della domanda di trasporto pubblico e aumento di quella di trasporto privato. Questo la fotografia trasmessa oggi dall’ISTAT sulla mobilità urbana. Ma procediamo con ordine.
Il 2011 è stato un anno particolare dal punto di vista della mobilità, in quanto caratterizzato dalla diminuzione (- 0,2% rispetto al 2010) della domanda di trasporto pubblico, risultando pari a 227,6, ripartita eterogeneamente dal punto di vista territoriale. Più elevata nei grandi comuni del Centro-Nord (oltre 200 passeggeri per abitante), ma anche in comuni del Mezzogiorno quali Cagliari (230,9 passeggeri per abitante) e Napoli (227,3, un valore prossimo a quello medio nazionale) e molto bassa (90 passeggeri trasportati per abitante) nel Mezzogiorno.
Di contro, invece, si è registrato un aumento della domanda di trasporto privato (+0,5% il tasso di motorizzazione complessivo, pari a 614,0, +1,1% l’incremento dei motocicli). In oltre 7 capoluoghi su 10, infatti, il tasso di motorizzazione cresce o si mantiene elevato: in particolare Napoli (6.323,2) nonostante la leggera flessione rispetto al 2010, Milano (5.313,5) e Torino (5.248,0).
Trasporto privato si, ma con un occhio all’ambiente. Rispetto al 2010, infatti, è aumentato il numero di autovetture meno inquinanti (+9,4%), raggiungendo il 46,9% del totale. Il dato è ancor più significato se si considera che in 19 capoluoghi, tra cui Torino, Verona e Firenze, il tasso di motorizzazione totale è inferiore alla media nazionale e delle autovetture meno inquinanti è invece superiore. Con una maggiore concentrazione nel Centro-Nord (circa il 36% delle città del Nord-ovest e una su quattro tra quelle del Nord-est e Centro). Sono, invece, 32 i capoluoghi, in prevalenza nel Mezzogiorno, che presentano le maggiori criticità. Fanalino di coda è Catania, con circa 220 autovetture per 1.000 abitanti.
Ma non solo. Nel 2011 diminuisce anche l’offerta del trasporto pubblico: -3,9% i posti-km per abitante erogati dall’insieme dei mezzi e -5,4% i soli autobus. Un’offerta elevata caratterizza, nel Centro-Nord, Firenze (522,2 km per 100 km2), Trieste (416,6), Milano (387,0) e Genova (313,5), con picco a Torino (615 km per unità di superficie) e, nel Mezzogiorno, Napoli, (393,8 per 100 km2) e Cagliari (411,2) Bari e Palermo (superiori ai 200 km per unità di superficie). Quello che aumenta sono i servizi offerti dalla metropolitana: + 7,3% in termini di densità della rete, + 5,1% per disponibilità di vetture e + 1,0% per i posti-km per abitante.
Da un confronto dei dati emerge chiaramente la forte caratterizzazione territoriale: sono 51 i capoluoghi che mostrano entrambi i valori superiori alla media, con una concentrazione nel Nord-est (circa il 73% delle città) e nel Nord-ovest (più della metà dei capoluoghi), meno al Centro (circa il 40% delle città) e nel Mezzogiorno (poco più di un terzo tra le città del Sud e meno del 16% di quelle delle Isole).
Le persone che ricorrono al sistema pubblico di trasporti è maggiormente concentrato nelle grandi città: il 67,6% dei cittadini (contro una media nazionale del 24,7%) e, tra questi, poco meno di quattro su 10 lo utilizzano tutti i giorni o comunque più volte alla settimana (rispetto al valore medio dell’11,9%). Il Lazio (42,0%), la provincia di Bolzano (45,9%) e Liguria (46,0%) sono in testa per utilizzo dei mezzi pubblici, mentre si posizionano agli ultimi posti della classifica Puglia, Basilicata e Calabria con valori di poco superiori al 10%.
Un dato confortante diffuso è l’aumento delle aree pedonali (+2,0% rispetto al 2010), l’ampliamento delle zone a traffico limitato (+1,7%) e delle piste ciclabili (+6,1%). Rispettivamente nel 2011 le aree pedonali sono state in media 32,6 m2 ogni 100 abitanti (in aumento del 2,0% rispetto 2010), mentre sono stati creati 0,6 km2 di zone a traffico limitato (Ztl) per 100 km2 di superficie (+1,7% rispetto all’anno precedente).