FASANO (BR) – Protestava contro due cacciatori che stavano sparando a pochi metri da casa sua, ma rischia la vita a causa dell’aggressione a colpi di fucile. Gli aggressori sono ora agli arresti per tentato omicidio.
E’ questo il bilancio finale di una mattinata di straordinaria follia con un 30-enne finito in ospedale, raggiunto da una fucilata alla nuca e due giovanissimi cacciatori in galera con le accuse di tentato omicidio aggravato in concorso e percosse. In ospedale è finito Marco Capriati, 30 anni, nato a Bari, residente a Roma, domiciliato in una masseria ubicata in contrada Montepizzuto, agro di Cisternino. Dietro le sbarre sono finiti in un primo momento Tommaso Pomentale, 18 anni, e Angelo Colannino, 22 anni, entrambi di Fasano. In seguito il più giovane dei due è stato riconosciuto estraneo ai fatti.
Il fatto è successo ieri, poco prima delle 7, nelle campagne a ridosso della strada provinciale che collega Fasano a Cisternino. Capriati è stato svegliato dalle fucilate esplose nelle vicinanze della sua abitazione da alcuni cacciatori. Non era la prima volta che succedeva. Solo che ieri mattina – stando alle ricostruzione dell’accaduto operata dai carabinieri – il 30-enne è uscito dalla masseria e ha iniziato a protestare all’indirizzo dei due cacciatori. La discussione è però rapidamente degenerata e dalle parole si è passati alle mani.
Anzi, sempre stando a quello che hanno ricostruito gli investigatori dell’Arma in un primo momento, a menare le mani sarebbero stati i due giovanissimi cacciatori, che avrebbero aggredito il proprietario della masseria che aveva “osato” protestare per il fatto che stavano cacciando troppo vicino alla sua magione. Ad un certo punto uno dei due fasanesi ha premuto il grilletto del fucile da caccia e i pallini hanno raggiunto il 30enne all’altezza della nuca. Immediatamente soccorso dal personale di un’ambulanza del 118, il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Perrino.
Aggiornamento (7 gennaio 2012):
L’avvocato di Tommaso Pomentale ci ha chiesto di aggiornare l’articolo con gli sviluppi processuali. In particolare, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, tenutasi il 20 dicembre 2011, è emersa la totale estraneità ai fatti di Pomentale Tommaso, che secondo il suo avvocato Bernardino Turchiarulo “non ha avuto alcun ruolo nell’azione criminosa presumibilmente posta in essere da Colaninno Angelo, tanto che ne è stata disposta la immediata scarcerazione”.