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Uso eccessivo del cesareo, i Nas ora indagano

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 11.02.2012

NeonatoUn uso inappropriato del parto cesareo in Italia è finalmente giunto agli occhi del ministero della sanità, che ha ordinato ai Carabinieri del Nas di entrare in sala parto e studiare il caso della trasformazione di un evento naturale in un intervento chirurgico.

Nel nostro Paese si fanno troppi tagli cesarei, siamo i primi in Europa e verifiche a campione negli ospedali e nelle cliniche private dovranno ora capire l’utilizzo inappropriato del cesareo.

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha deciso nuovi controlli a causa delle enormi spese sanitarie a carico del servizio pubblico. Nel 1980 i parti cesarei erano l’11% del totale, per lievitare nel 1990 al 28% per arrivare al 38,2%.

Ma l’Organizzazione mondiale della Sanità consiglia di stare in una forchetta tra il 15 e il 18%, quindi molto al di sotto del livello italiano. Ma se si vanno a vedere i dati regione per regione, si scopre che lo scompenso è enorme in alcune regioni, mentre il fenomeno è meno accentuato in altre. Si passa infatti da oltre il 60% della Campania al 52% della Sicilia fino al 26% della Toscana e al 24% del Friuli Venezia Giulia.

I costi per il servizio sanitario nazionale sono enormi, passando da 1000 euro del parto naturale ai 2500 euro del cesareo, considerato un intervento chirurgico a tutti gli effetti.

Ora la lente dei carabinieri e la verifica delle cartelle cliniche, delle ecografie, delle analisi e dell’orario dei parti porterà forse alla luce un sistema che ci ha portato all’ospedalizzazione dell’evento più naturale del mondo.

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