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Energia elettrica in Cina: forme ibride di carbone e rinnovabili

La Cina, grande importatore e consumatore di carbone per la produzione di energia elettrica, e quindi grande produttore di CO2, cerca una soluzione ibrida in cui le energie rinnovabili vengano utilizzate insieme con il carbone

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 11.02.2013

La Cina cerca soluzioni per risolvere il problema legato alla fornitura energetica e all’inquinamento. Una delle ipotesi paventata in una ricerca contempla l’utilizzo del carbone in sistemi energetici misti con l’energia nucleare e le energie rinnovabili.

Carbone

In Cina il sistema energetico è basato soprattutto sull’uso del carbone e ne condiziona in questo modo la produzione ed i consumi. Questa situazione è stretta da una parte dall’aumento della richiesta energetica e dall’altra dalla necessità di limitare le emissioni di CO2. Perciò alcuni ricercatori alla ricerca di soluzioni strategiche per la produzione di energia hanno indagato il versante delle soluzioni ibride con una ricerca pubblicata sulla rivista SCIENTIC SINICA Chimica.

La soluzione iniziale e largamente ipotizzata è quella di sostituire il carbone con mezzi alternativi di produzione dell’energia elettrica.  Ma i ricercatori cinesi si sono chiesti se fosse possibile utilizzare il carbone riducendo le emissioni di CO2 oppure se fosse possibile utilizzare le emissioni di CO2 per creare altri prodotti utili. Da queste domande è emersa la possibilità di creare dei sistemi ibridi di utilizzo del carbone con il nucleare, l’ eolico, il solare, la biomassa e l’idroelettrico. Questo sistema energetico ibrido può riguardare sia la riduzione di CO2 che il suo riciclo su una grande scala.

Infatti il flusso di carbonio per il sistema energetico ibrido si basa sulla utilizzazione delle risorse di carbonio e sul processo di riciclo del carbonio. Una importante risorsa energetica come il carbone può essere quindi connessa con basse emissioni di carbonio.

Questa ricerca studia soprattutto la reazione con l’eolico e il solare, ma dimostra anche la maggiore efficienza con i combustibili fossili. Quindi, secondo i ricercatori, il basso contenuto di carbonio del sistema energetico ibrido può essere considerato come la soluzione potenziale per il futuro sviluppo energetico della Cina.

Secondo i ricercaori  il basso contenuto di carbonio del sistema energetico ibrido porta vantaggi sia per l’utilizzo del carbone che  per l’energia nucleare o rinnovabile e anche per la produzione di combustibili liquidi e sostanze chimiche su larga scala.

I ricercatori ci tengono a sottolineare che la soluzione è studiata soprattutto per le caratteristiche energetiche della Cina.

Secondo il sito di ENEL l’incremento d’uso del carbone in Cina negli due ultimi decenni è stato fortissimo. con un incremento del 475%  dal 1990. Fra il 2006 e il 2009 i Cina sono state costruite nuove centrali elettriche a carbone per 100.000 MW. La stessa potenza, in Italia, è stata prodotta nell’arco dell’ultimo secolo.

 

 

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