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Scoperto nel Nord America il primo Gonfoteriide, antenato dell’elefante

Un Gomfoteride, che si riteneva scomparso dal Nord America prima dell’arrivo dell’uomo, ha probabilmente vissuto lì prima di quanto si fosse pensato

Scritto da Leonardo Debbia il 15.07.2014

Un animale che si riteneva scomparso dal Nord America prima dell’arrivo dell’uomo, ha probabilmente vissuto su quella parte di continente prima di quanto si fosse pensato, costituendo di sicuro anche una preda cacciata dai primi colonizzatori del Nuovo Mondo.

Un team di archeologi dell’Università dell’Arizona (UA) ha scoperto in un sito archeologico nel nord-ovest del Messico che alcuni manufatti della cultura preistorica Clovis erano mescolati alle ossa di due Gonfoteriidi, antichi antenati degli elefanti.

Mandibola di Gonfoteriide

Mandibola di Gonfoteriide, la prima scoperta nel Nord America (crediti: Arroyo-Cabrales)

La scoperta suggerisce che i Clovis, il primo gruppo di cacciatori-raccoglitori che entrò nel continente americano, probabilmente cacciarono e si nutrirono della carne di questi animali, cugini di mammut e mastodonti, questi ultimi – si sa per certo – tra le prede preferite di questo antico gruppo umano.

“Sebbene si fosse già a conoscenza che antichi esseri umani avevano cacciato i Gonfoteriidi in America Centrale e in Sud America, questa è la prima volta che viene ritrovato un legame umani-Gonfoteriidi che riguarda l’America del Nord”, afferma l’archeologo Vance Holliday, docente di Antropologia e Geologia presso l’UA, che è anche co-autore di un articolo sui risultati del ritrovamento, pubblicato sugli Atti della National Academy of Sciences.

“Questo è il primo Gonfoteriide del Nord America, ed è anche l’unico conosciuto finora”, aggiunge lo studioso.
Nel 2007, Holliday e il suo team iniziarono a scavare i resti di due giovani individui nel nord-ovest dello stato di Sonora, in Messico, dopo una segnalazione del ritrovamento di strane ossa da parte di alcuni allevatori della zona, senza peraltro sapere di che tipo di animale si trattasse.

“In un primo momento si pensò ad un bisonte, dato che gli esemplari più antichi erano di dimensioni maggiori dei moderni”, dichiara Holliday. “Poi, nel 2008, venne alla luce la mandibola con i denti, sepolti in profondità, e allora si capì di cosa si trattava”.

I Gonfoteriidi erano proboscidati più piccoli dei mammut, di dimensioni simili all’elefante moderno. Pure se i paleontologi erano certi che questi animali dovevano aver colonizzato sicuramente il Nord America, fino ad allora non ne risultava alcuna traccia nella documentazione fossile se non molto prima che gli esseri umani giungessero nel continente americano, tra i 13.000 e i 13.500 anni fa, durante il tardo glaciale.

Ora, le ossa rinvenute, datate al radiocarbonio, hanno rivelato un’età di 13.400 anni, che colloca questi animali tra gli ultimi Gonfoteriidi rimasti nel Nord America e definisce il sito tra i più antichi della cultura Clovis.

Infatti il sito, ribattezzato dal team El Fin del Mundo, per la posizione geografica alquanto remota, ha restituito anche reperti della cultura Clovis, comprese le tipiche punte di lancia, con altri utensili e scaglie di selce, caratteristiche di quel gruppo umano, le cui prime tracce risalgono ad un ritrovamento avvenuto nei pressi di Clovis, nel New Mexico, nel 1930.

La posizione e la vicinanza alle ossa dei Gonfoteriidi di frammenti di armi e utensili in pietra appartenenti ai Clovis, fa ragionevolmente supporre che i due animali siano stati uccisi in quel luogo.
“Il ritrovamento, oltre ad essere la prima prova della presenza di questo animale in Nord America, aggiunge anche un altro elemento alla dieta dei Clovis”, afferma Holliday.

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