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Il fiuto dei cani per rilevare il cancro alle ovaie

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.08.2013

E’ cominciato l’addestramento dei cani per rilevare attraverso il fiuto il cancro ovarico. La sperimentazione è iniziata grazie alla collaborazione interdisciplinare fra il  Working Dog Center della School of Veterinary Medicine della University on Pennsylvania, il Department of Physics and Astronomy della  School of Arts and Science, la Division of Gynecologic Oncology della Penn Medicine e il Monell Chemical Senses Center .

La sperimentazione metterà insieme l’addestramento dei cani con le analisi chimiche, le nanotecnologie, per riuscire ad individuare precocemente il cancro ovarico.

cancro ovaio

Il cancro ovarico è la quinta causa di decessi per cancro nelle donne negli Stati Uniti. Se diagnosticato precocemente,  ha un tasso di sopravvivenza a cinque anni per oltre il 90 per cento dei casi. Tuttavia, una strategia di screening efficace attualmente non esiste per la sua individuazione. Poiché i sintomi del cancro ovarico possono essere facilmente scambiati per altre questioni – stitichezza, aumento di peso, gonfiore, o minzione più frequente – oltre il 60 per cento delle pazienti scoprono di essere malate solo dopo che la malattia si è diffusa a linfonodi o altri siti distanti nel corpo, quando la cura ha molte meno possibilità di essere efficace.  Perciò individuare il cancro ovarico tempestivamente significa aumentare la possibilità di sopravvivenza. 

Ora l’olfatto dei cani potrà svolgere una funzione importante.

E’ stato scoperto che i composti organici volatili (VOC) o odoranti sono alterati nelle prime fasi del cancro ovarico, anche prima che il cancro possa essere rilevato con i metodi attuali. La ricerca ha dimostrato che i cani addestrati al rilevamento e alcuni dispositivi elettronici sono in grado di rilevare piccole quantità di odoranti. Ora tessuti e campioni di sangue di pazienti sani e di pazienti con tumore ovarico saranno raccolti per iniziare la formazione dei segugi.

“Questi odori rimangono una fonte relativamente non sfruttata per le informazioni di rilevamento del cancro”, ha detto Cynthia Otto, DVM, PhD, Direttore del Working Dog Center e Professore Associato di Critical Care presso la Penn Vet. “Utilizzando l’acuto senso dell’olfatto nei cani  insieme  con metodi chimici e con l’aiuto di nanotecnologie, speriamo di sviluppare un nuovo sistema di screening per il cancro ovarico utilizzando l’analisi di odoranti per facilitare la diagnosi precoce e contribuire a ridurre le future morti di cancro.”

Ora la ricerca valuterà le capacità effettive dei cani nella distinzione degli odori, poi si cercherà di capire quali sono i campioni migliori per fare la valutazione. Infine ulteriori specifiche dovrebbero rendere in grado gli esperti di capire anche lo stadio del tumore.

Sperimentazioni simili sono in atto anche per il tumore alla prostata.

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