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L’obesità nelle donne aumenta il rischio di parto prematuro

Secondo uno studio basato sui dati relativi a un milione e mezzo di parti l'obesità aumenterebbe il rischio di parto prematura a causa di un aumentato rischio di sviluppare infiammazioni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.06.2013

Se la mamma è sovrappeso o obesa aumenta il rischio di parto prematuro, secondo un nuovo studio svedese pubblicato nel Journal of American Medical Association (JAMA). Le donne con un più alto indice di massa corporea (BMI) hanno anche un più alto rischio statistico di parto prematuro e di parto molto prematuro.

neonato

“Per la singola donna che è in sovrappeso o obesa, il rischio di un parto molto prematuro è ancora piccolo”, dice il dottor Sven Cnattingius, professore al Karolinska Institutet in Svezia, che ha condotto lo studio. “Tuttavia, queste scoperte sono importanti dal punto di vista della popolazione. I neonati prematuri e, soprattutto, i neonati molto prematuri rappresentano una frazione della mortalità infantile e della morbilità nei paesi ad alto reddito.”

Nello studio pubblicato su JAMA, il Dott. Cnattingius e suoi colleghi del Karolinska Institutet e dell’Università del Michigan, negli Stati Uniti, hanno utilizzato le informazioni relative a un milione e mezzo di parti inclusi nello Swedish Medical Birth su un periodo che va dal 1992 al 2010. Le informazioni su peso e altezza materne alla prima visita e durante le cure prenatali è stato utilizzato per calcolare il BMI delle donne, definito come peso in chilogrammi diviso per l’altezza in metri quadrati. Un BMI tra 18,5 e 24,9 è stato valutato come normale, 25-29,9 come sovrappeso e un BMI di 30 o più, come di una donna obesa. Tra le giovani donne svedesi di altezza normale (167 cm), un peso di 70-83 kg è considerato in sovrappeso e più di 83 chilogrammi è considerata obesità.

Rispetto alle donne di peso normale, le donne in sovrappeso hanno un rischio aumentato di parto molto prematuro del 25 per cento. Le donne con obesità lieve avevano un aumento del rischio di parto molto prematuro del 60 per cento. Per le donne con obesità grave (BMI 35-39,9) o con obesità estrema (BMI 40 o più), il rischio relativo è raddoppiato e triplicato, rispettivamente. I rischi di parto molto e moderatamente prematuro sono aumentati con il BMI.

“Il 34 per cento di tutte le donne incinte in Svezia sono in sovrappeso o obese, e questo influisce sul numero dei bambini nati pretermine”, dice il Dott. Cnattingius. “Sovrappeso e obesità aumentano il rischio di complicazioni della gravidanza materna, inclusa la preeclampsia, il diabete gestazionale e il parto cesareo”.

In Svezia, ci sono ogni anno circa 100.000 parti. Di questi bambini, circa 250 nascono estremamente prematuri (più di 12 settimane prima della data prevista), 500 molto prematuri (da 8 a 12 settimane di anticipo) e 4.500 moderatamente prematuri (da 4 a 8 settimane di anticipo).

I ricercatori hanno scoperto che il sovrappeso e l’obesità relative al rischio di parto prematuro sono sostanzialmente spiegati da un aumento dei rischi di malattie correlate all’obesità.

Le infezioni e l’infiammazione sono considerati i principali fattori di rischio per un parto estremamente prematuro con un inizio spontaneo, e l’obesità materna è associata ad un aumento della produzione di proteine ​​infiammatorie. I ricercatori ipotizzano che l’aumento dello stato infiammatorio nelle donne obese può renderle più suscettibili alle infezioni, che possono aumentare il loro rischio di parto estremamente prematuro.

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