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Vaccino contro la meningite di tipo B, l’esperto racconta la storia a partire dal 1995

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.06.2013

E’ di ieri la notizia che dopo l’autorizzazione dell’Unione europea è arrivata in Italia anche quella dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco, per il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B.
Il vaccino, realizzato da Novartis in Italia, è un enorme passo avanti nella lotta contro questa malattia che miete una vittima ogni 10 minuti nel mondo e può uccidere in sole 24 ore. Colpisce soprattutto una popolazione di giovanissimi compresi i neonati di pochi mesi.

Per la realizzazione del vaccino è stata utilizzata una tecnica innovativa, le reverse vaccinology. In un comunicato Rino Rappuoli, Responsabile Mondiale della Ricerca, Novartis Vaccines and Diagnostics, ha spiegato di che cosa si tratta.

“Il meningococco B è stato uno di quei casi in cui gli scienziati hanno cercato invano, per decenni, una soluzione.” ha spiegato l’esperto. “Oggi, dopo anni di duro lavoro, abbiamo finalmente raggiunto questo ambito traguardo: ciò è stato possibile solo grazie all’utilizzo di una tecnica innovativa, la reverse vaccinology, messa a punto nei laboratori senesi di Novartis Vaccines.

“Tutto iniziò nel 1995, quando Craig Venter, l’uomo che cinque anni dopo sarebbe diventato famoso per aver sequenziato il genoma umano, pubblicò la sequenza del primo genoma di un essere vivente, quello del batterio Haemophilus influenzae. Fu immediatamente chiaro che questa nuova, rivoluzionaria tecnologia sembrava essere la chiave di volta per creare il vaccino contro il meningococco B.

Batteri della meningite

Batteri della meningite. Crediti: Alfred Pasieka/Science photo library

“Così iniziai una collaborazione con Craig Venter: lui avrebbe sequenziato il meningococco B e noi avremmo utilizzato la nuova informazione per cercare di sviluppare un vaccino fino ad allora impossibile. Ricordo quel periodo come uno dei più belli della mia vita professionale: eravamo i primi al mondo a leggere il genoma di questo batterio, addentrandoci ogni giorno in terre sconosciute, facendo nuove scoperte.

“Oggi, finalmente, i nostri sforzi sono stati ripagati e il vaccino per il meningococco B è diventato realtà, aprendo la strada al futuro della ricerca: grazie a questa tecnica innovativa non è più necessario coltivare batteri o virus in laboratorio; ora lo scienziato che si approccia a creare un nuovo vaccino può cominciare con le informazioni fornite dal genoma per poi tornare al lavoro in laboratorio con gli antigeni migliori. ”

Ma cosa pensa l’esperto dei vaccini? “La vaccinazione è la pratica più importante mai introdotta nella storia della medicina: insieme alle moderne pratiche di igiene e all’uso di antibiotici, i vaccini hanno eliminato la maggior parte delle malattie infettive che hanno da sempre afflitto l’umanità. Secondo un recente documento dell’OMS, nel decennio 2011-2020 i vaccini eviteranno 25 milioni di morti: in altre parole, la vaccinazione salva 2,5 milioni di vite all’anno. L’impatto positivo della vaccinazione non si limita però al miglioramento della salute della popolazione, ma incide anche sui costi che altrimenti ciascun sistema sanitario dovrebbe affrontare, oltre a quelli per l’assistenza sociale di cui una persona portatrice di handicap ha bisogno.”

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