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CERN: nuove conferme sul Bosone di Higgs, mentre l’LHC si prepara alla sua fase 2

Pubblicato su Nature Physics un articolo che rivelerebbe il decadimento del Bosone di Higgs in due fermioni. Intanto l'LHC è pronto per raggiungere più alte velocità e affrontare l'enigma della materia oscura

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.06.2014

Con un articolo pubblicato su Nature Physics  i ricercatori del CERN hanno reso noto un esperimento che confermerebbe quanto emerso con altri esperimenti effettuati con ATLAS e CMS al CERN.  Il Bosone di Higgs, con una significatività statistica di 3,8 sigma (si tratta quindi di una forte indicazione, ma non di una scoperta) potrebbe decadere anche in due fermioni e non solo in due bosoni.

CERN

Rappresentazione grafica di una collisione tra particelle. (Credit: CERN)

Il bosone di Higgs, è stato teorizzato dal fisico britannico Peter Higgs. Dopo la conferma della sua esistenza al fisico è stato conferito  il premio Nobel nel 2013. L’esistenza della particella è stata confermata grazie ad esperimenti con il Large Hadron Collider e secondo il modello standard il Bosone di Higgs conferirebbe massa alle altre particelle.

Il bosone di Higgs è rilevabile solo attraverso i suoi decadimenti. Quando fu scoperto fu rilevato attraverso il suo decadimento in due bosoni. Questa volta invece i fisici hanno analizzato i dati si ATLAS e CMS del 2011 e 2012 cercando indicazioni del decadimento in fermioni.

Dai dati si evincerebbe secondo i ricercatori che il Bosone di Higgs decade direttamente in fermioni,  in linea con quello previsto dal Modello Standard della fisica delle particelle, la teoria che spiega le particelle fondamentali della materia visibile e le interazioni che lavorano tra di loro, per strutturare la materia.

“Con le nostre analisi in corso, stiamo davvero iniziando a capire il meccanismo di BEH (Meccanismo di Brout-Engler-Higgs ndr) a fondo”, ha detto il portavoce di CMS, Tiziano Camporesi. “Finora, si comporta esattamente come previsto dalla teoria.”

Secondo  Dave Charlton, portavoce di ATLAS, i risultati sono di estrema precisione e saranno il punto di partenza per la seconda sessione di lavoro dell’LHC.

Infatti l’LHC è stato spento per manutenzione e ammodernamento per 18 mesi, ma ripartirà nel 2015 per la seconda sessione di lavoro che durerà tre anni. Secondo il direttore generale del CERN Rolf Heuer, la macchina, dopo il suo ammodernamento, è pronta per aprire strade a nuove scoperte grazie ad una maggiore velocità.

“La macchina sta uscendo da un lungo sonno dopo aver subito un importante intervento chirurgico”, ha detto Frédérick Bordry, direttore del CERN per gli acceleratori e la tecnologia. “La stiamo svegliando con molta attenzione e stiamo passando attraverso molte prove prima di passare alla collisione di nuovi  fasci all’inizio del prossimo anno. L’obiettivo per il 2015 è quello di eseguire il programma a 13 TeV. ”

“La scoperta del bosone di Higgs era solo l’inizio del viaggio dell’LHC,” ha detto il fisico del CERN Fabiola Gianotti durante la conferenza stampa all’EuroScience Open Forum, a Copenaghen. “L’aumento di energia apre le porte a nuove potenziali scoperte.”
Fra i misteri che l’LHC ha l’obiettivo di risolvere, anche quello della materia e dell’energia oscura.

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