Oggi gli scienziati al Cern di Ginevra dovrebbero presentare le prove preliminari della scoperta del bosone di Higgs. Le voci si sono fatte sempre più insistenti la scorsa settimana, con dettagli molto precisi riguardo alla possibile scoperta da parte di due dei principali rivelatori nell’acceleratore di particelle LHC.
Il bosone di Higgs, una particella cruciale per tenere in piedi la teoria fisica che attualmente ci permette di capire il funzionamento di molti fenomeni fisici dell’Universo, è tuttavia ancora teorico. Non è mai stato osservato da alcun esperimento.
In un seminario che si terrà oggi a Ginevra, il team ri ricercatori presenterà una relazione sui progressi compiuti nella caccia alla particella all’interno del Large Hadron Collider (LHC), costruito proprio per catturarla.
Ma sembra che l’LHC, ancora in una fase di rodaggio, non sia riuscito a registrare dati sufficienti per dire definitivamente che il bosone esiste, sempre secondo le indiscrezioni.
L’LHC ospita due esperimenti – ATLAS e CMS – che stanno appunto cercando tracce della particella in modo indipendente all’interno delle collisioni tra particelle.
Prima dell’LHC, antri due acceleratori, il Tevatron americano e il vecchio acceleratore di particelle del Cern, il LEP, hanno cercato il bosone di Higgs senza trovarlo fino ad una energia di 114 GeV. I ricercatori hanno quindi dovuto costruire un acceleratore ancora più potente, costato circa 5 miliardi di dollari, per riuscire nell’impresa.
I due rivelatori ATLAS e CMS sono alla ricerca di segni del bosone di Higgs – la cosiddetta particella di Dio – tra i miliardi di collisioni che si verificano in ogni esperimento.
Per più di una settimana, sono circolate voci sui blog fisica secondo cui Atlas e CMS avrebbero visto un segnale del bosone di Higgs a 125 GeV, con un livello di certezza tra 2,5 e 3,5 sigma.
Questi numeri rappresentano una misura della probabilità che un urto sia un fenomeno casuale piuttosto che causato da un fenomeno fisico reale. Per essere certi di un’osservazione, occorrerebbe un sigma pari a 5.
Se questi sono i numeri che verranno resi noti oggi, non sarebbe sufficiente per il Cern rivendicare la scoperta definitiva, anche se sopra i 3 sigma si può dire di aver osservato qualcosa di significativo.
Se tutto ciò fosse vero, i fisici sarebbero obbligati ad aspettare il 2012 per poter dife finalmente di aver trovato il bosone di Higgs, che dovrebbe spiegare il motivo per cui le altre particelle hanno massa, un punto cruciale di tutta la fisica delle particelle.