Gli scienziati americani dell’acceleratore di particelle Tevatron hanno trovato forti indizi sull’esistenza del Bosone di Higgs, l’unica particella del Modello Standard che non è ancora stata confermata sperimentalmente.Le notizie sono arrivate solo due giorni prima dell’atteso annuncio sui risultati della ricerca del Bosone di Higgs, previsto per il 4 luglio dai fisici che lavorano con l’acceleratore di particelle più grande del mondo, il Hadron Collider (LHC).
“Si tratta di una settimana molto eccitante – anzi, potrebbe essere la più eccitante settimana nella fisica da quando sono diventato fisico,” ha dichiarato Joe Lykken, un fisico teorico del Laboratorio dell’Acceleratore Nazionale Fermi (Fermilab) durante una conferenza stampa il 2 luglio.
Il Bosone di Higgs, noto come “la particella di Dio”, sarebbe in grado di spiegare perché le altre particelle hanno massa. L’idea è che un campo energetico collegato, chiamato il campo di Higgs, permea lo spazio e quando le particelle passano attraverso questo campo le loro interazioni con esso conferiscono loro una massa, come un cucchiaio che viene trascinato dentro al miele acquisisce la resistenza ad essere spostato.
Gli scienziati del Fermilab hanno annunciato ieri di aver limitato il possibile perimetro delle masse che il bosone di Higgs potrebbe avere, se esistesse, tra 115 e 135 gigaelettronvolt (GeV), un’unità di misura equivalente alla massa di un protone. Stando a quanto riferisce LiveScience, i ritrovamenti sono il risultato di una lunga e accurata analisi delle collisioni tra le particelle dentro l’acceleratore Tevatron del Fermilab di Chicago. Questa macchina, il più grande acceleratore negli Stati Uniti, è stato spento nel 2011, ma gli scienziati stanno ancora studiando attentamente le sue misurazioni.
Ora, il Tevatron è stato eclissato dall’LHC al Cern di Ginevra, costruito all’interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km situato al confine tra la Francia e la Svizzera. I fisici dell’LHC sono in attesa di annunciare gli ultimi risultati ottenuti dalle loro ricerche sul Bosone di Higgs il prossimo 4 Luglio durante la conferenza stampa High Energy Physics a Melbourne, in Australia.
“So che il 2012 è l’anno dell’annuncio; ma non posso dire che anche luglio sia il mese giusto”, ha affermato Tom LeCompte, un fisico americano del Laboratorio Nazionale di Argonne e un membro dell’esperimento ATLAS dell’LHC.
Lo scorso dicembre, gli scienziati dell’LHC hanno annunciato di aver osservato le tracce che sarebbero potute essere quelle del Bosone di Higgs, in un range energetico tra 124 o 125 GeV. I ricercatori non hanno ancora raccolto sufficienti dati per dire di sicuro che questi segnali rappresentano la particella ideata da Higgs (oggi ultraottantenne ed invitato alla conferenza di mercoledì).
Per annunciare una scoperta, i fisici per convenzione aspettano fino a quando le statistiche raggiungono il livello di probabilità di 5 sigma.
Attualmente, i risultati arrivati dal Tevatron suggeriscono l’esistenza del Bosone di Higgs, ma solo con un livello di certezza 3 Sigma.