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Sauropodi: grandi dinosauri dai molti misteri irrisolti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.01.2014

E’ stata pubblicata su PloS ONE una revisione sui dinosauri sauropodi. Questi giganti nascondono ancora molti misteri per la comunità scinetifica, e in questa raccolta alcuni di questi vengono discussi aprendo nuove prospettive. 

I sauropodi erano dinosauri erbivori con lunghi colli e piccole teste che potevano raggiungere anche i dieci metri di lunghezza piazzandosi di fatto fra i vertebrati terrestri più grandi. Potevano pesare infatti fino a 80 tonnellate. Ma, come abbiamo anticipato, a questi dinosauri sono legati molti enigmi che la scienza non è ancora riuscita a spiegare.

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Gli scienziati, ad esempio, si sono chiesti a lungo come facessero questi animali a regolare la propria temperatura corporea. La Dottoressa Eva Maria Griebeler della Università Johannes Gutenberg di Magonza ha ora dimostrato che l’ipotesi che la loro dimensione corporea si sia limitata solo perché il relativo aumento della temperatura corporea avrebbe potuto causare un potenziale surriscaldamento non è corretta.

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Infatti secondo i calcoli dell’ ecologa, la temperatura corporea di questi animali non è aumentata con il peso corporeo. Le stime indicano che i sauropodi possono aver avuto una temperatura corporea media di circa 28 gradi Celsius. Il limite superiore per la temperatura corporea che può essere tollerata dai vertebrati oggi viventi è di 45 gradi Celsius. Le temperature del corpo che Griebeler postula per i sauropodi sono quindi ben inferiori a quelli dei vertebrati endotermici di oggi, ma in linea con quelli dei varani ectotermici. Questi calcoli di temperatura corporea dei sauropodi tengono conto del rapporto tra il tasso massimo di crescita e il metabolismo basale di un animale, per cui quest’ultimo dipende largamente dalla temperatura corporea.

Un altro mistero che resta aperto è quello per cui nessun altra creatura terrestre abbia mai raggiunto queste dimensioni.  E sono anche altre le domande aperte su molti fronti e distribuite in 14 contributi che sono acessibili per la lettura a tutti.
“Siamo lieti che questa nuova ricerca sia liberamente accessibile non solo agli altri scienziati, ma anche ai tifosi dei sauropodi ,” ha detto  Eva Maria Griebeler. Griebeler e il Dr. Jan Werner sono membri  di un gruppo di ricerca finanziato dalla Fondazione tedesca per la ricerca (DFG) chiamato  “Biology of the Sauropod Dinosaurs: The Evolution of Gigantism (FOR 533) .  Entrambi gli scienziati del Dipartimento di Ecologia dell’Istituto di Zoologia all’Università di Magonza hanno lavorato per più di sei anni all’interno di questo gruppo di ricerca e hanno scritto tre dei 14 contributi.

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In un articolo, Jan Werner e il suo collega Koen Stein dell’Università di Bonn descrivono un nuovo metodo per determinare la densità del tessuto osseo e giustappongono i dati sui sauropodi e i risultati estrapolati per i mammiferi endotermici comparabili. Sebbene la struttura ossea e la densità di certi tessuti di sauropodi siano simili a quelli dei mammiferi odierni, i risultati non  dimostrano con certezza che i sauropodi erano anche animali endotermici.  Altri aspetti funzionali  potrebbero avere  portato allo sviluppo di forme convergenti di tessuto osseo.

Un altro articolo esamina la biologia riproduttiva dei sauropodi. Qui Werner e Griebeler discutono l’ipotesi che un elevato tasso di riproduzione abbia contribuito al gigantismo dei grandi dinosauri. Hanno scoperto che il modello riproduttivo della maggior parte dei dinosauri era simile a quello dei rettili e degli uccelli moderni. Il modello riproduttivo dei teropodi, antenati degli uccelli moderni, si è rivelato essere paragonabile a quello degli uccelli, prosauropodi e sauropodi, anziché dei rettili.

Tuttavia, contrariamente alle ipotesi di studi precedenti , i calcoli degli scienziati di Magonza non hanno avvalorato l’ipotesi che i grandi dinosauri avessero un numero particolarmente elevato di uova. In termini di uova totali prodotte ogni anno, si trattava di un numero che andava da 200 a 400 uova per un sauropode del peso di 75 tonnellate. 

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