Gaianews

I dinosauri non erano così pesanti come si crede

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.06.2012

Foto del 1909: fossile di Giraffatitano venuto alla luce nell'Africa Orientale Tedesca presso Lindi.


Quando pensiamo ai dinosauri nel nostro immaginario appaiono animali enormi, che ad ogni pesante passo lasciano impronte profonde nel terreno. Ebbene, gli scienziati dell’Università di Manchester hanno effettuato dei calcoli che cambieranno un po’ la nostra immagine dei dinosauri. Secondo la ricerca infatti i dinosauri pesavano molto di meno di ciò che credevamo.

I biologi dell’Università di Manchester hanno utilizzato il laser per misurare la quantità minima di pelle necessaria ad avvolgere gli scheletri dei moderni mammiferi, ivi comprese le renne, gli orsi polari, le giraffe e gli elefanti.

Con questo metodo gli scienziati hanno scoperto che gli animali dovevano avere una massa corporea corrispondente al 21% in più del volume compreso fra pelle e ossa e hanno applicato questo modello ad un gigantesco scheletro di Brachiosauro del Museum für Naturkunde di Berlino.

Le stime precedenti per il peso di questo dinosauro parlavano di 80 tonnellate. Con questo nuovo metodo invece la cifra dovrebbe scendere a sole 23 tonnellate. Gli scienziati dichiarano anche che questa misurazione si può applicare a tutti i dinosauri.

Il dottor Bill Sellers, autore principale dello studio, ha detto: “Una delle cose più importanti che i palaeobiologi devono sapere sui dinosauri è quanto pesavano. Questo è sorprendentemente difficile, così abbiamo testato un nuovo approccio con la scansione laser di vari scheletri di grandi mammiferi, tra cui l’orso polare, le giraffe e gli elefanti, e abbiamo calcolato il volume minimo di avvolgimento delle principali sezioni scheletriche.

“Abbiamo analizzato con il laser il Brachiosauro di Berlino, il Giraffatitan brancai, e abbiamo calcolato il volume compreso fra la la pelle e le ossa e abbiamo aggiunto il 21%. Abbiamo scoperto così che l’erbivoro gigante pesava 23 tonnellate, sostenendo in questo modo l’opinione che questi animali fossero molto più leggeri di quanto tradizionalmente pensato.

Il dottor Sellers ha anche spiegato che: “i metodi volumetrici stanno diventando sempre più comuni come tecniche per la stima delle masse corporee di vertebrati fossili, ma sono spesso accusati di avere troppi parametri soggettivi nella stima dello spessore in mancanza dei tessuti molli.

“Qui abbiamo dimostrato un approccio alternativo in cui una carena convessa minima è derivata matematicamente dalla nuvola di punti generata dallo scannerizzazione laser degli scheletri montati. Questo ha il vantaggio di richiedere un intervento minimo da parte dell’utente ed è quindi più oggettiva e molto più veloce.

“Abbiamo testato questo metodo su 14 scheletri di mammiferi di corporatura grossa e abbiamo dimostrato che il rapporto consisteva sempre in una percentuale del 21% in più di massa corporea. Riteniamo che questo sia un metodo affidabile per stimare la massa corporea in cui ci sia una ricostruzione scheletrica montata e per dimostrare il suo utilizzo per stimare la massa corporea di uno dei più grandi dinosauri sauropodi, il Giraffatitan brancai, sui 23.200 kg.

“Il valore che abbiamo ottenuto per il Giraffatitan è fra le più basse stime precedenti, e anche se è ancora enorme, alcune delle stime del passato – 80 tonnellate nel 1962 – sono esagerate. Il nostro metodo fornisce una misura molto più accurata e mostra che i dinosauri, pur essendo enormi, non erano così pesanti come si pensava.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA