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Il VLC dell’ESO fotografa la nascita delle stelle

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.06.2012


Grazie al programma “Gemme Cosmiche” , un’iniziativa divuglativa ed educativa, l’ESO ci regala periodicamente immagini di oggetti interessanti, misteriosi o semplicemente belli utilizzando i propri telescopi.

Questa volta il VLT, Very Large Telescope dell’ESO ci ha regalato le immagini di un’incubatrice stellare,NGC 6357, un luogo dove è possibile osservare la nascita delle stelle. Si trova nella Via Lattea, nella costellazione dello Scorpione. Il VLC ha fotografato la parte esterna di questa zona.

L’ESO descrive con dovizie di particolari le giovani stelle e le masse di gas e polveri che le stanno formando.

“Questa nuova immagine mostra un grande flusso di polvere che attraversa il centro e assorbe la luce emessa dagli oggetti più distanti. A destra di vede un piccolo gruppo di stelle giovani, di un bianco-azzurro abbagliante, che si sono formate dal gas. Queste stelle hanno probabilmente solo qualche milione di anni, molto giovani per gli standard stellari. La radiazione ultravioletta che esce copiosa da queste stelle scava una cavità nel gas e nella polvere circostanti e li istoria in modi stravaganti.

“Tutta l’immagine è coperta da tracce scure dovute alla polvere cosmica, ma alcune delle più affascinanti sono visbili in basso a destra, e sul lato destro della fotografia. Qui la radiazione prodotta dalle stelle giovani e luminose ha creato delle curiose strutture a colonna, simili a proboscidi, non diverse dai famosi “pilastri della creazione” della Nebulosa Aquila (opo9544a). La polvere cosmica è molto più sottile della nostra polvere domestica: è più simile al fumo ed è composta da minuscole particelle di silicati, grafite e ghiaccio, prodotti e quindi espulsi nello spazio da generazioni precedenti di stelle.

“La parte centrale luminosa di NGC 6357 contiene un ammasso di stelle di grande massa, tra le più brillanti della nostra galassia. Questa regione centrale, non visibile in questa immagine, è stata studiata e riprodotta molte volte dal Telescopio Spaziale Hubble della NASA/ESA (heic0619). Ma questa nuova fotografia mostra che anche le parti esterne, meno note, di questa incubatrice stellare contengono strutture affascinanti che vengono ben riprodotte dai potenti strumenti del VLT.”

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