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entanglement

È un fenomeno, privo di analogo classico, che si verifica a livello quantistico, che coinvolge due o più particelle generate da uno stesso processo o che si siano trovate in interazione reciproca per un certo periodo. Queste particelle restano intrecciate (entangled) e legate indissolubilmente, nel senso che, indipendentemente dalla distanza che le separa, quello che accade a una di esse si ripercuote immediatamente sull’altra. L’evidenza di questo fenomeno ci costringe a rivedere profondamente non solo la logica classica ma anche altre strutture concettuali – in primis quelle di causalità, determinismo e realismo – che contribuiscono a forgiare la nostra visione e comprensione del mondo. La sua possibilità teorica venne ipotizzata nel 1926 da E. Schrödinger, anche se solo nel 1935 usò per la prima volta il termine entanglement nella recensione del famoso articolo di Einstein, Podolsky e Rosen (Einstein A., Podolsky B., Rosen N., Can Quantum-Mechanical Description of Physical Reality Be Considered Complete? in “Physical Review” n. 47, (1935), pp. 777–780). La definizione che ne diede Schrödinger è la seguente: “quando due sistemi, dei quali conosciamo gli stati sulla base della loro rispettiva rappresentazione, subiscono una interazione fisica temporanea dovuta a forze note che agiscono tra di loro, e quando, dopo un certo periodo di mutua interazione, i sistemi si separano nuovamente, non possiamo più descriverli come prima dell’interazione, cioè dotando ognuno di loro di una propria rappresentazione”, (E. Schrödinger, Discussion of Probability Relations Between Separated Systems, “Proceedings of the Cambridge Philosophical Society”, n.31 (1935), p. 555). (Un approfondimento si trova alla voce Quantum Entanglement and Information, Stanford Encyclopedia of Philosophy)

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