Ieri sera ho ricevuto una comunicazione dei medici che a Brescia somministrano il trattamento Stamina: mi annunciano che hanno deciso di sospendere la loro collaborazione fino a data da destinarsi”, ha dichiarato Ezio Belleri in Commissione Sanità del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla vicenda Stamina. I medici hanno dichiarato che attendono il responso del nuovo comitato scientifico nominato dal Ministero della Salute per decidere se continuare a somministrare le cure oppure no.
L’azione dei medici getta però la struttura sanitaria ulteriormente nel caos, perchè le cure sono state ordinate dai giudici, in quanto cure compassionevoli e i pazienti potrebbero rivlaersi contro la struttura stessa, spiega Belleri. Le infusioni erano già state ferme perchè la biologa di Stamina era assente per motivi personali, ma a questo ostacolo si unisce ora anche quello rappresentato dalla nuova decisione dei medici.
Ezio Belleri si è detto “molto preoccupato dalla decisione dei clinici , rispetto alla quale i pazienti ancora in trattamento e quelli in lista d’attesa daranno battaglia”. Belleri ha così esplicitato le sue difficoltà e quelle della struttura: da un lato, comprende questa decisione perchè la situazione è molto difficile, ma dall’altro “non so dove questa stessa decisione ci porterà perchè in questi anni, non siamo mai riusciti a far comprendere ai malati e ai loro famigliari la nostra posizione, che non è quella di voler impedire il trattamento o di non voler rispondere alle loro esigenze ma solo quella di operare nella legalità”.
Belleri ha anche fatto notare l’assenza all’audizione del Direttore Sanitario. Ermanna Derelli, che ha inviato una lettera alla Commissione per spiegare per quale motivo non si è presentata all’audizione.
Belleri ha concluso: “L’azienda è in questo momento in grandissima difficoltà e speriamo che a livello istituzionale ci si possa dare una mano perchè non siamo più in grado di gestire questa situazione”.
Secondo il vice presidente di Stamina Foundation, Marino Andolina, si tratta di un reato grave perchè le infusioni sono ordinate come cure compassionevoli, mentre il comitato scientifico è chiamato a giudicare in altri ambiti il metodo Stamina.
“Lo stop alle infusioni di cellule staminali a Brescia viola la legge. Ma, a quanto pare, qui in Italia della legge non importa a nessuno” ha detto Marino Andolina. “Le infusioni – ha spiegato Andolina all’Adnkronos Salute – sono ordinate da giudici civili. Secondo le norme vigenti, se il giudice stabilisce che si deve fare qualcosa bisogna farla. Non capisco come si possa violare la legge”. Per Andolina la notizia “è terribile perché le conseguenze sono la morte dei pazienti”.di sospendere in attesa della pronuncia del nuovo Comitato.
Giovedì a Torino si aprirà il processo a Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation per tentata truffa ai danni della Regione Piemonte. Vannoni sarà difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti , lo stesso che aveva assistito Wanna Marchi.