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Allevamento dei bovini: il più costoso e inquinante

L'allevamento dei bovini è quello più costo e inquinante secondo una ricerca basata su 10 anni di dati raccolti sul territorio statunitense

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.07.2014

Secondo uno studio condotto dall’Università di Yale, e dal Weizmann Institute il consumo di carne bovina sarebbe estremamente costoso a fronte del suo potere nutrizionale. Seguono, nella lista dei cibi meno convenienti, le altre carni e i prodotti caseari e poi alla fine i cereali e le verdure.

Allevamento

Lo studio, pubblicato sui PNAS, ha dimostrato che le proteine del manzo sono le più costose e inquinanti. I dati dai quali sono state tirate queste conclusioni, provengono da 10 anni di monitoraggio negli Stati Uniti, ma , secondo i ricercatori, considerando che i metodi e l’alimentazione statunitensi, vengono esportati in altri luoghi del mondo, come la Cine e l’India, la valutazione può essere considerata globale.

Secondo la ricerca la carne di manzo richiede 28 volte più terra rispetto alla media totale necessaria per produrre latticini, uova, pollame o carne di maiale e allevare i bovini  richiede 11 volte più acqua dell’ irrigazione di altre proteine. Inoltre i bovini producono cinque volte i gas a effetto serra e sei volte l’azoto rispetto a quello che si produce con i fertilizzanti per le altre proteine.

Le cinque categorie di proteine animali prese in considerazione dagli scienziati rappresentano il 96% delle proteine assunte dagli americani. Pur essendo il più costoso il manzo fornisce solo il 7% di tutte le proteine di tutte queste proteine. Oltre ad essere costoso ed inquinare l’aria, l’allevamento inquina l’acqua e può agire negativamente sulla biodiversità.

I ricercatori hanno tenuto in conto anche la quantità di risorse necessarie per produrre mangimi per allevare il bestiame. Circa ogni 10 calorie per alimentare  polli e maiali producevano una sola caloria per alimentare gli uomini. E questi dati venivano  quadruplicati nel caso dei bovini.

Le associazioni degli allevatori hanno contestato lo studio sostenendo che in realtà gli allevamenti dei bovini negli Stati Uniti sono fra i meno inquinanti nel mondo grazie alle nuove politiche di sostenibilità adottate.

Ma i ricercatori  lo dicono chiaramente: visto che lo studio può essere considerato globale, questi dati dovrebbero essere utilizzati dai Governi per favorire, con leggi e agevolazioni,  le produzioni meno inquinanti e meno costose indirizzando così le loro politiche alimentare verso il rispetto per l’ambiente e verso un’economia sostenibile.

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