Ho letto un articolo curioso, che introduce all’estate, si intitola “Le 10 bugie più raccontate dalle donne” è stato scritto da Serena Cappelli. Di seguito le 10 bugie nell’ordine presentato nell’articolo.
10. Il colore dei capelli.
9. La taglia del reggiseno.
8. Il peso.
7. Il tradimento.
6. L’età.
5. La situazione finanziaria.
4. Il lavoro.
3. Il costo del guardaroba.
2. I motivi della rottura con l’ex.
1. Il numero di partner.
La prima cosa che mi viene in mente è che probabilmente io sono un uomo. O un marziano, maschio per giunta. Perché io su queste cose non mento. In genere io non mento proprio, un giorno un amico mi disse “tu sei per il gioco al massacro della verità”.
Vero, adesso un po’ meno, sono più vecchia, ho meno certezze sulla verità, sulle verità. Quindi continuo a non mentire, ma in certi casi, con certe persone addomestico un po’ la verità, la presunta verità. Penso piuttosto che ci siano molte verità anche nelle menzogne, che certe menzogne fanno intravedere verità più profonde rispetto a una sfacciata e sbandierata sincerità.
Certe menzogne, il colore dei capelli, il peso, l’età, la taglia del reggiseno, la dicono lunga sull’umore, l’autostima, anche la vita di una donna. Chissà quante, come me, possono permettersi il lusso di non mentire su queste cose? Giacché dire le cose come stanno talvolta non è solo un lato del carattere, ma un’opportunità, un lusso appunto.
Pare poi che le donne sminuiscano la loro situazione finanziaria, per non sembrare superiori al partner, cioè per non essere loro l’uomo di casa, l’uomo cacciatore che con le sue prede mantiene sana e salva la famigliola nella caverna.
Mentire sul costo del guardaroba, poi, mi pare un po’ ridondante. Per la mia esperienza non dico diretta, ma legata alle amiche, spesso l’uomo-marito non si accorge del guardaroba della donna-moglie. Infatti l’uomo-marito non si accorge in toto della donna-moglie, a meno che questa dica che è stufa di essere donna-moglie e decida di diventare donna single.
Fa quasi tenerezza (e insieme rabbia) il fatto che le donne evochino per sé dei lavori interessanti. E qui siamo nella fantascienza. In Italia il mondo del lavoro per le donne è la Terra Promessa. Le donne come Mosè viaggiano nel deserto e muoiono prima di vedere la meta. In Italia le donne non trovano lavoro, altro che mentire dicendo di fare un lavoro interessante. Che poi il lavoro, come spesso scrivo, è una condanna e dunque soffrire perché non lo si trova unisce al danno la beffa. Ma mentire per vantarsi d’un lavoro interessante è ancora più doloroso.
Un nucleo consistente di menzogne riguarda infine la sfera affettiva, precisamente la sfera sessuale. Le menzogne rivelano una grande verità: la donna deve essere illibata. Che sia vero o no!
Hai proprio ragione…io penso però che queste bugie siano lo specchio della nostra realtà. Mentire su peso ecc per corrispondere allo stereotipo proposto dai media. Mentire su lavoro perché eternamente discriminate e insoddisfatte. Il resto sono le donne che si accontentano, che non si amano…ovviamente è un mio pensiero ;-)