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E. Coli, bilancio sale a 35 vittime, 100 pazienti costretti a trapianto o dialisi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.06.2011

E. ColiIl bilancio delle vittime dell’epidemia del cosiddetto “batterio killer”, l’E. coli, in  Germania è salito a 35  domenica, secondo gli aggiornamenti di funzionari della sanità tedesca, che hanno aggiunto di trovarsi di fronte al peggiore evento nel suo genere in assoluto, e che il governo teme che il bilancio possa aggravarsi.

“Non possiamo escludere che ci possano essere ulteriori vittime, anche se è doloroso dirlo,” ha annunciato il ministro della Salute Daniel Bahr al giornale Bild am Sonntag, aggiungendo che il numero di nuovi casi è in declino. “Il calo costante del numero di nuove infezioni è motivo di ottimismo. Ma questo non esclude nuovi casi di EHEC (Emorragia da E. coli),” ha detto.

L’Istituto Robert Koch (RKI), un ente di ricerca sulla salute a livello nazionale in  Germania, ha detto domenica che il bilancio delle vittime era di 35, ma che il tasso di nuove infezioni sta continuando a diminuire.

“Non ci aspettiamo un aumento a breve,” ha detto il portavoce dell’RKI Guenther Dettweiler detto all’angenzia AFP. “L’epidemia si sta allontanando”.

Tutti tranne uno dei 35 morti per avvelenamento da EHEC erano residenti in Germania, con un solo caso in Svezia, ma il paziente aveva recentemente visitato la Germania.

Molti pazienti sono ricoverati in ospedale con diarrea emorragica o in condizioni potenzialmente pericolose, come la sindrome uremica emolitica (HUS), una malattia renale grave che costringe alla dialisi. L’Oms ha detto sabato che 812 persone erano state colpite da HUS, 773 delle quali in Germania.

“Questa ondata di EHEC e di sindrome uremica emolitica in Germania è la più significativa registrata nel mondo fino ad oggi”, ha detto Nele Boehme, portavoce per l’Istituto federale per la valutazione dei rischi (BfR).

In Germania, 100 pazienti hanno subito un danno così grave ai reni da aver bisogno di un trapianto d’organo “o un trattamento di dialisi per il resto della loro vita”, ha detto Karl Lauterbach, del Partito Social Democratico.

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