I nuovi dati rilasciati dalla Germania suggeriscono fortemente che alcune partite di germogli di soia di produzione locale siano state, come sospettato nei giorni passati, la fonte della micidiale epidemia di E. coli.
“Sono i germogli di soia”, ha dichiarato Reinhard Burger, responsabile del centro tedesco per il controllo delle malattie.
I funzionari inizialmente hanno accusato i cetrioli importati dalla Spagna di essere la causa dell’epidemia, che ha provocato la morte di 30 persone. Poi è stato il turno dei germogli di soia.
Intanto, la Russia ha accettato di revocare il divieto sulle importazioni di ortaggi freschi dalla UE in cambio di garanzie.
Il divieto russo aveva aggravato la crisi dei coltivatori dell’UE, come i produttori dei cetrioli spagnoli ingiustamente accusati della contaminazione.
Burger, che dirige l’Istituto Robert Koch, ha detto ai giornalisti venerdì che, anche se ancora nessun test dei germogli provenienti da una fattoria della Bassa Sassonia era positivo, l’indagine epidemiologica dei casi aveva fornito prove sufficienti per trarre la conclusione.
L’istituto, ha aggiunto, ha rimosso il divieto di mangiare cetrioli, pomodori e lattuga, ma lascia in vigore il bando per i germogli.
Circa 3.000 persone sono state infettate dal batterio mutante, appartenente ad un ceppo precedentemente sconosciuto del batterio.
Chi ha sofferto dell’infezione ha rischiato di sviluppare la sindrome emolitico-uremica, in cui i batteri attaccano i reni e il sistema nervoso, spesso costringendo i pazienti alla dialisi.
NOTA PER I LETTORI: Sui giornali italiani sono comparsi dei fantomatici “germogli di fagioli”, o altre strane invenzioni giornalistiche. Si tratta semplicemente di germogli di soia, che in inglese si chiamano comunemente “bean sprouts”.