Carne di cavallo: i dati forniti ieri dal Ministero della Salute e inviati a Bruxelles erano inesatti perchè erano stati messi insieme campionamenti non omogenei. Lo spiega il Ministero della Salute in una nota. “Nessun giallo sui dati italiani relativi alla carne equina trasmessi a Bruxelles”. I dati di ieri parlavano di 93 casi di positività su 454 campioni analizzati. La positività è data dalla presenza di più dell’1% di carne di cavallo in confezioni che dichiarano in etichetta soltanto carne bovina. Con la precisazione del ministero invece il dato viene rettificato: i casi positivi sono 33 e non 93.
Ma dove è stato l’errore? I NAS hanno prelevato, perchè fossero analizzati, 361 campioni di prodotti e in 14 è stata riscontrata positività di carne bovina. In seguito il Ministero ha commissionato un ulteriore controllo nelle ditte collegate con quelle trovate positive. In questa nuova tornata il ministero ha riscontrato su 93 campioni, 19 positività. Ma i due campioni, il primo e il secondo, non possono essere mescolati in maniera omogenea perchè nel secondo la probabilità di trovare carne di cavallo era necessariamente più alta.
“La percentuale si alza sensibilmente poiché si tratta di aziende dove erano già state riscontrate positività o erano aziende collegate in quanto fornitrici di materia prima. Si tratta quindi di due campionamenti non omogenei dal punto di vista statistico, i cui risultati non possono essere sommati”, spiega il Ministero.