E’ fallito dopo 13 anni, il primo trapianto di mano avvenuto in Italia.
Inaspettatamente è fallito il trapianto di mano che invece pareva essere stato un successo.
Stiamo parlando della storia di Walter Visigalli, che 13 anni fa subì il primo trapianto di mano in Italia con un
intervento di ben 13 ore. L’operazione avvenne al San Gerardo di Monza, Visigalli aveva 20 anni e aveva perso la mano in un incidente.
Quando si opera un trapianto, il sistema immunitario reagisce con il rigetto, appunto, della parte estranea. In questi anni le reazioni di rigetto di Visigalli erano state contenibili, ma negli ultimi due anni le cose sono precipitate tanto che il paziente rischiava cancrena e setticemia.
Perciò Visigalli ha deciso per l’amputazione, già eseguita martedì scorso.
Un altro precedente simile a quello di Visigalli è quello del neozelandese Clint Hallam che, avendo subito l’intervento due anni prima chiese l’amputazione dell’arto due anni dopo. I 13 anni in cui Visigalli era riuscita a convivere con l’arto trapiantato, però avevano fatto sperare in una diversa coclusione.
A Visigalli ora sarà trapiantato un arto bionico, una protesi. Secondo i medici che hanno eseguito il trapianto la vicenda di Visigalli non va considerata come un fallimento perchè il paziente per molti anni ha potuto condurre una vita piena