A soli 13 giorni dal trapianto di laringe e trachea, una donna californiana è stata in grado di parlare dopo oltre 10 anni dalla perdita della voce, dovuta ad un intervento andato male 11 anni fa.
Non è il primo caso di trapianto di laringe e tiroide. Un altro intervento era stato eseguito ne 1998. Ma in questo caso la paziente, Brenda Charett Jensen, ha ricevuto anche un tratto di trachea. L’impresa, che è durata 18 ore, è stata effettuata lo scorso ottobre presso il Medical Center della University of California, Davis, ma è stato annunciato solo ieri.
Il trapianto funziona anche meglio del primo, perché sono stati trapiantati anche i nervi degli organi donati, che sono stati collegati al sistema nervoso della donna di 52 anni. Questo le ha permesso dopo solo 13 giorni di iniziare a muovere i muscoli che controllano la voce attraverso le corde vocali, e altri che le permetteranno di inghiottire di nuovo, una volta che reimparerà a farlo.
“E’ un miracolo”, afferma Jensen. “Parlo, parlo, parlo” dice soddisfatta. E il suono della sua voce è molto simile a quella prima dell’incidente, piuttosto che quella del donatore.
Uno dei motivi che Jensen è stata scelta era che assumeva già farmaci immunosoppressori a causa di un precedente trapianto di rene-pancreas, riducendo quindi il rischio di rigetto dell’organo.
Guidati dal chirurgo Gregory Farwell, la squadra ha trapiantato tiroide, laringe e trachea di una donna morta in un incidente. La tiroide ha dovuto essere trapiantata perché fornisce sangue alla laringe.
L’uomo che subì il primo trapianto di laringe presso la Cleveland Clinic in Ohio nel 1998, ha recuperato in parte l’uso della voce, ma ha ancora una tracheotomia. Le sue corde vocali non si sono mai mosse, mentre quelle di Jensen si muovevano appena dopo una quindicina di giorni. Questa differenza è dovuta al maggior collegamento effettuato in quest’ultima operazione, in cui sono stati collegati molti più nervi.
L’innovazione sfrutta un rapido miglioramento delle tecniche microchirurgiche, che consentono sempre più ambiziosi trapianti che comprendono insiemi di muscoli, nervi e ossa, come ad esempio il recente trapianto di un intero volto.