Il numero di celiaci è in aumento in Italia, ma l’attuale consumo di prodotti gluten free non sarebbe comunque proporzionale alle reali necessità. Il consumo eccessivo, secondo un articolo pubblicato sulla Stampa, deriverebbe dalla disinformazione relativa al glutine e ai prodotti senza glutine che verrebbero erroneamente percepiti come più salutari e dietetici.
Secondo i dati dell’Associazione Italiana Celiachia, sono 100mila coloro che soffrono di celiachia, l’intolleranza al glutine, ma sono ben 600mila le famiglie che acquistano cibi gluten free. Questo perchè si ritiene a torto che i prodotti senza glutine siano senza più salutari o addirittura facciano dimagrire.
Come spiega alla Stampa il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio, “La patologia celiaca è un’intolleranza permanente alla gliadina del grano e alle prolamine di altri cereali; colpisce individui geneticamente suscettibili e produce gravi lesioni istologiche dell’intestino tenue. Per i pazienti affetti da celiachia esistono numerosi prodotti, tra cui anche la pasta, privi di glutine; appare comunque evidente come il pilastro di un corretto approccio all’intolleranza alimentare sia la corretta educazione alimentare e la coscienza della presenza della patologia”.
“Sottolineo però – prosegue il prof. Migliaccio – che non ha senso seguire una dieta senza glutine solo per dimagrire. Non ci sono prove scientifiche che dimostrino l’efficacia dietetica di pasta, pane e biscotti per celiaci. Un etto di pane senza glutine, che viene sostituito con carboidrati e grassi, ha le stesse calorie di uno che lo contiene, ma con una composizione in macronutrienti che, non essendo necessaria, potrebbe alterare le risposte metaboliche. Non consiglio mai un regime del genere a chi non soffre di questa patologia ma vuole solo dimagrire”.
Al contrario spiega il nutrizionista Andrea Ghiselli alla Stampa, il glutine ha un forte potere saziante e quindi eliminarlo dalla dieta potrebbe essere controprudecente.