In solo cinque giorni sarà possibile concludere un intero ciclo di radioterapia, contro le 8 settimane normalmente necessarie. La nuova tecnica sarà possibile presso il nuovo centro ARC di Radioterapia Avanzata dell’Istituto Europeo di Oncologia.
La radioterapia viene somministrata ad alte dosi nella parte interessata, in questo caso il tumore della prostata (il primo tumore negli uomini italiani), con un’altissima precisione, tanto da guadagnare il nome di bisturi atomico.
“Il tumore della prostata sarà presto una malattia curabile nella maggioranza dei casi con un’ottima qualità della vita per gli uomini affetti. Grazie a una diagnosi precoce efficace e a trattamenti brevi e oncologicamente radicali come la radioterapia robotica in cinque giorni, terapia che ci ha visto primi in Italia e tra i primi in Europa, possiamo garantire un rapido recupero e il ritorno alla vita personale, familiare e lavorativa con minimi effetti collaterali”, ha detto Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’IEO.
Roberto Orecchia, Direttore della Divisione di Radioterapia di IEO e Direttore Scientifico della Fondazione CNAO, ha aggiunto: “Il tumore della prostata riguarda purtroppo moltissimi uomini, le cure si diversificano in base alla situazione. La radioterapia ha un ruolo importante in tutti i casi nei quali la chirurgia presenti difficoltà o possibili complicanze. Le nuove tecniche di radioterapia hanno reso i trattamenti più efficaci e precisi grazie all’aumento delle dosi e alla selettività delle zone da irradiare. Ora l’uso di schemi ultraveloci e, nel prossimo futuro, anche di ioni carbonio rende queste cure ancora più utili per migliaia di pazienti”.