Gaianews

Cancro alla prostata: le differenze fra nord e sud

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.07.2013

Secondo uno studio condotto dal CNR c’è una disparità in Italia relativa all’incidenza e alla mortalità del tumore alla prostata: se l’incidenza è maggiore al nord, la mortalità è maggiore al sud.

cancro_prostata

Il progetto PROS-IT coordinato dalla Sezione invecchiamento dell’Istituto di neuroscienze (In-Cnr) ha l’obiettivo di monitorare la situazione del tumore della prostata nel nostro Paese, durerà 48 mesi e sarà curato da un comitato costituito da urologi, oncologi, radioterapisti, anatomo-patologi, epidemiologi, rappresentanti dei Registri tumori.

I dati in Italia parlano di un’incidenza di circa 36.000 nuovi casi nel 2012, con differenze a livello locale: mentre al Nord l’incidenza è pari a 110,4 casi ogni 100.000 abitanti, al Centro è di 82,6 e al Sud di 59.

“La sopravvivenza a cinque anni dopo la diagnosi è già elevata, grazie presumibilmente alla diagnosi precoce di questa malattia legata alla larga diffusione del test del Psa, e al miglioramento delle tecniche di trattamento” dice Gaetano Crepaldi, responsabile scientifico della Sezione invecchiamento di In-Cnr di Padova.

“Dati recenti provenienti dai Registri tumori italiani evidenziano che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è passata dal 66% nel periodo 1990-94, all’80% nel 1995-99 e all’88% nel 2000-04. I dati più recenti dimostrano però alcune differenze geografiche nella sopravvivenza: 91% nelle regioni del Nord-ovest, 89% nel Nord-est, 85% nel Centro e 78% nel Sud. Specularmente, il tasso di mortalità è pari a 16,7 ogni 100.000 persone al Nord, al 17 nel Centro e al 18,3 nel Sud (fonte Airtum 2012)”.

Il progetto intende quindi monitorare la malattia e la sua incidenza, ma anche le diverse terapie e le complicanze. “PROS-IT avrà come obiettivo la raccolta sistematica, presso i centri partecipanti, delle informazioni su tutti i maschi di maggiore età con diagnosi bioptica di tumore della prostata”, prosegue Crepaldi. “Verranno valutati caratteristiche cliniche e demografiche, protocolli di cura e risultati, per identificare i fattori su cui intervenire per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • alberto zazza scrive:

    scoprono l’acqua calda. il tumore alla prostata è traditore al nord ed al sud