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Raggiunto picco dell’influenza, Epifania a letto per mezzo milione

Sono quasi 100 mila i bambini che sono già stati colpiti dall'influenza nell'ultima settimana dell'anno

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.01.2014

Atteso per la settimana dell’Epifania il picco influenzale, mentre sono quasi 100 mila i bambini che sono già stati colpiti dall’influenza nell’ultima settimana dell’anno.

Vaccino contro papilloma virus

Sono stati circa 450 mila gli italiani a letto per l’influenza durante le feste di Natale e Capodanno, e uno su 5 è stato bambino sotto i 5 anni. Negli ultimi giorni del 2013 c’è stato un incremento dei casi di influenza proprio tra i più piccoli (0-5 anni), con una incidenza di 4 casi su mille a fronte del dato generale pari a 1,5 casi su mille.

Il virus più comune della stagione influenzale in corso è l’AH3N2, isolato all’inizio di dicembre 2013. Il ceppo è naturalmente incluso nel vaccino di quest’anno, già da tempo disponibile.

Gli esperti continuano a consigliare la vaccinazione come strumento di prevenzione e contenimento dell’epidemia, soprattutto in luoghi come scuole e ospedali: “La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie”, hanno detto gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che aggiungono: “Solo vaccinandosi si può contribuire a ridurre il numero di casi, di ospedalizzazioni e di morti premature. I vaccini antinfluenzali sono considerati sicuri poiché vengono sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. A volte, tuttavia, possono manifestarsi reazioni avverse, per lo più lievi”.

La vaccinazione va fatta ogni anno, prima dell’inizio della stagione influenzale, a partire da metà ottobre. È comunque possibile vaccinarsi anche più tardi, quando la stagione influenzale è già iniziata. Occorre comunque considerare che la protezione ottimale si raggiunge 10-14 giorni dopo la vaccinazione, quindi è inutile richiedere il vaccino troppo tardi perché si rischierebbe di raccogliere comunque il virus.

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