Forse complice anche l’ondata di freddo siberiano che ha investito l’Italia negli ultimi giorni, l’influenza continua la sua avanzata e si avvia a raggiungere il picco stagionale. La curva epidemica dell’influenza stagionale continua la sua ascesa dopo aver superato nella cinquantunesima settimana del 2011 il valore soglia di 2 casi per mille che corrisponde all’inizio del periodo epidemico.
Il grafico riporta l’incidenza totale della stagione in corso e delle precedenti stagioni influenzali. L’incidenza settimanale è espressa come numero di sindromi influenzali (casi) per 1.000 assistiti.
Nella quarta settimana del 2012 si osserva un sensibile aumento del livello dell’incidenza del virus influenzale, alimentato soprattutto dai pazienti appartenenti alle classi di età pediatrica e soprattutto dai bambini al di sotto dei cinque anni di età.
La popolazione sotto sorveglianza medica è stata mediamente pari a circa 1,3 milioni di assistiti per settimana ( range: 1.115.892 — 1.375.925) pari al 2,2% dell’intera popolazione italiana.
Secondo gli esperti, dallo scorso ottobre 2011 sono circa 2,2 milioni di italiani colpiti dal virus. Gianni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, spiega che siamo vicini al picco che in genere si verifica nelle prime settimane di febbraio, (come si evince anche dal grafico) per poi cominciare a scendere. Si può dire che siamo in presenza di una stagione influenzale normale”.
Responsabili dell’influenza quest’anno sono il ceppo AH3N3, il virus post pandemico H1N1 e il ceppo B.