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Stamina negli Spedali di Brescia: medici liberi di scegliere se somministrare le staminali

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.01.2014

I medici degli Spedali di Brescia che hanno somministrato fino ad oggi le terapia di staminali prodotte con il metodo Stamina, hanno firmato una lettera in cui chiedono garanzie per la loro dignità professionale. Il commissario straordinario Ezio Belleri ha deciso che ogni medico potrà decidere in propria coscienza se somministrare le cure oppure no. A rischio dunque i trattamenti in corso e quelli dei 130 pazienti in lista d’attesa.

Davide Vannoni

Infatti un gruppi di medici che fa parte del Comitati interno hanno dichiarato lo “sciopero bianco”.

Hanno firmato Carmen Terraroli, responsabile della segreteria scientifica del comitato etico del Civile; Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’Ospedale dei Bambini, Arnalda Lanfranchi, responsabile laboratorio cellule staminali dell’Ospedale dei Bambini e Fulvio Porta, direttore dell’Oncoematologia pediatrica.

I medici si rivolgono al commissario straordinario Ezio Belleri perchè venga tutelata la loro dignità professionale: “Oggi, a tutela della nostra dignità professionale, chiediamo di uscire dal gruppo ristretto ‘internal audit Stamina’ e di, eventualmente, procedere ai trattamenti Stamina su formale disposizione del legale rappresentante per ogni singolo caso ordinato dai giudici”.

Belleri ha fatto sapere che comunicherà “gli ordini dei giudici personalmente a ciascun operatore, rimettendo agli stessi di decidere, in scienza e coscienza, e sotto la propria responsabilità professionale, se procedere o meno all’effettuazione del trattamento. In caso di rifiuto, i pazienti interessati e i giudici che hanno emesso l’ordine, verranno tempestivamente informati del fatto che l’Azienda si trova nella impossibilità di proseguire i trattamenti in corso e di avviarne di nuovi”.

Gli avvenimenti arrivano dopo che di fatto per tutti questi mesi, così come dichiarato da un papà di una bimbo che ha ricevuto le infusione, che aveva interrogato il personale, i medici avevano iniettato le staminali di Vannoni senza conoscerne il contenuto.

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