Uno studio europeo mette in guardia sull’uso dei test genetici predittivi. I test genetici privati sono sempre più diffusi, soprattutto su internet, ma non esistono ancora delle linee guida a livello europeo per garantire un utilizzo sicuro e soprattutto legale di tali test.
In Italia ora è in corso un apposito progetto per il monitoraggio dell’uso e la formazione dei medici per monitorare i costi a carico dello stato di richieste di test genetici inutili. lntanto, un rapporto congiunto EASAC, il Comitato di consulenza delle Accademie Scientifiche Europee, e FEAM, la Federazione delle Accademie Europee di Medicina, boccia i test fai-da-te, spesso disponibili online.
I test predittivi possono essere utili per valutare la predisposizione ad una malattia, oppure possono essere utilizzati per orientare la dieta sulla base del singolo DNA. I test vengono anche utilizzati per lo screening prenatale.
In Italia il fenomeno è in crescita, non ancora in maniera così massiccia come negli Stati Uniti. Per controllarlo il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute ha organizzato un censimento in alcune regioni italiane dei test genomici predittivi “per l’istituzione di un registro dell’offerta, e promozione di interventi formativi per i medici prescrittori”.
I medici, che saranno circa 2000, potranno accedere per un anno ad uno specifico sito web, dove troveranno supporto. Potranno accedervi medici di medicina generale, medici igienisti, medici specialisti in oncologia, ginecologia e neurologia.
Il sito prevede anche una parte che sia accessibile ai cittadini per comprendere meglio quale sia il giusto utilizzao dei test e dove è possibile farli.
“Riteniamo che un punto chiave per informare i cittadini sia rappresentato dai medici – ha dichiarato Stefania Boccia, professore associato dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma e responsabile del Laboratorio di genomica in Sanità Pubblica e Coordinatore nazionale del gruppo GENISAP presso il Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico A. Gemelli. Sono allo studio iniziative di comunicazione dei rischi (e potenziali benefici) dovuti all’uso di tali test diretti ai cittadini da parte del gruppo di lavoro da me coordinato presso l’Istituto di Igiene della Cattolica di Roma assieme al Prof. Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli”.
I test genetici sempre più specifici e a minor costo stanno avviando quella che è stata chiamata la medicina personalizzata, che promette precise informazioni genetiche di un individuo da utilizzare nelle cure sanitarie durante la vita e per prevenire alcune predisposizioni. L’uso di informazioni genetiche per informare il processo delle decisioni mediche, tuttavia, solleva interrogativi sul fatto che tale uso potrebbe essere ingiusto.