Gaianews

Nave Concordia: iniziata la rotazione, per ora nessuno sversamento

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.09.2013

E’ avvenuto, secondo quanto era stato progettato, l’inizio della rotazione della Nave Costa Concordia, relitto del naufragio avvenuto 18 mesi fa in cui persero la vita 32 persone.

Franco Gabrielli, Commissario delegato per l’emergenza e Capo Dipartimento della Protezione Civile  e l’ingegnere responsabile del progetto per la rimozione della Costa Concordia della Micoperi Sergio Girotto, hanno dichiarato in conferenza stampa presso l’isola del Giglio che per ora le operazioni procedono secondo quanto previsto.

Nave concordia

L’ingegnere Girotto ha spiegato che è stato applicato un carico al relitto. Quando si è arrivati a 6mila tonnellate di carico il relitto ha cominciato a reagire, ma non si è mosso immediatamente. Infatti in 18 mesi la nave ha subito una deformazione dovuta al suo proprio peso. Aumentando il peso del carico ad un certo punto è avvenuto il distacco, senza che ci fosse discontinuità, quindi in maniera non brusca.

Al momento non ci sono sversamenti in mare. La notizia di qualche ora fa di un’iridiscenza sul pelo dell’acqua è stata verificata  dalle analisi dall’ARPAT che ha confermato che non si tratta di un fenomeno dovuto al relitto.

Si continuerà ad aumentare il carico fino a quando non si raggiungerà un picco. Raggiunto il picco il carico comincerà a diminuire. 

Il fatto che fino ad ora non ci siano stati problemi non vuol dire che non ce ne saranno nelle prossime ore, hanno detto Gabrielli e Girotto.

Infatti man mano che il relitto si raddrizzerà, saranno sversate in mare le acque in esso contenute. Queste acque sono state in parte trattate, ma solo al momento dello sversamento si potranno quantificare i danni a livello ambientale.

La nave che si è staccata dal suolo, si poggia ora sul ginocchio, su una superficie appositamente creata levigando il fondale. La posizione del relitto è in fase di assestamento.

Non ci sono per ora notizie riguardo ai due corpi che sono ancora dispersi dopo l’incidente. Non si può escludere ancora che si trovino sul fondale sotto la nave e i rov stanno continuando a perlustrare i fondali per poter escludere definitivamente questa possibilità.

Lo scafo della nave è apparso molto deformato. Di questo i tecnici erano al corrente  ed è per questo che si è chiesto di operare il prima possibile.

Un’operazione che ad oggi si può dire riuscita, un successo finora, che non può dare pace dell’immane disastro umano che rappresenta la tragedia dell’incidente della Costa Concordia.

Una volta che la nave sarà raddrizzata, si dovrà decidere la destinazione per lo smaltimento: un business anche questo e la discussione a proposito sta già montando, fra color che privilegiano il porto di Piombino, e gli altri concorrenti privati che vorrebbero accaparrarsi l’affare.  Come si dice, la vita deve andare avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA