Il Nobel per la pace 2010 è stato assegnato ad un dissidente cinese, Liu Xiaobo, che si trova ancora in prigione in Cina a causa dellasua “attività sovversiva”.
Il Comitato di Oslo (ricordiamo che il Nobel per la Pace viene assegnato ad Oslo, Norvegia, e non a Stoccolma, da una commissione diversa), ha dichiarato di credere che ” ci sia una connessione tra diritti civili e pace nel mondo”. Le parole usate e la scelta di premiare un dissidente in carcere nella più popolosa dittatura al mondo desterà polemiche e problemi diplomatici. La scelta era attesa dopo che in presidente del comitato, Thorbjoern Jagland, aveva preannunciato che si sarebbe trattato di un premio “controverso”. “Sì, senza alcun dubbio”, aveva detto Jagland alla TV norvegese Tv2, quando gli era stato chiesto se anche quest’anno avrebbe dovuto difendere la scelta del comitato, come avvenne lo scorso anno quando fu criticata la decisione di premiare Barack Obama, giudicata prematura. “Capirete tra qualche ora, quando vedrete il nome”, ha concluso.