La Puglia sembra decisa a restare in vetta alla classifica di regione verde d’Italia. Infatti, ieri il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha firmato un protocollo di intesa con Enel.sì – che sembra solo il primo di una serie di accordi coi produttori e distributori di energia – per promuovere la costruzione di pannelli solari sui tetti della regione. L’intesa è stata siglata, per l’Enel, dal responsabile della società controllata da Enel Green Power, Guido Stratta, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro.
”Si tratta – ha detto Vendola – di una sperimentazione che non ha precedenti in Italia”. Vengono infatti offerte due possibilità ai proprietari di casa che vorranno installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione.
La prima soluzione è a costo zero per i cittadini pugliesi, che si vedranno istallare l’impianto (che dovrà essere di medio-piccola taglia, ossia da 1 a 50 Kw) da parte di Enel.sì, ma la proprietà dello stesso resterà a Enel.sì, che beneficerà dell’incentivo statale. Il vantaggio per il proprietario (che potrà essere un privato o un condominio) sarà nella bolletta ridotta e nella consegna della proprietà dell’impianto dopo 20 anni.
Nell’altro caso la piena proprietà dell’impianto è da subito del proprietario dell’immobile, che realizzerà in proprio l’investimento, usufruendo dell’energia prodotta dall’impianto e degli incentivi erogati dal gestore servizi energetici.
Il protocollo d’intesaprevede altri partecipanti, che verranno resi noti nei prossimi giorni. Già si sa che verrà coinvolta la Beghelli nel prgetto, la nota azienda di elettronica italiana.
Ma che differenza c’è, qualcuno si sarà chiesto, con la legge nazionale (per quanto riguarda il secondo punto del protocollo)? Dalla regione Puglia fanno sapere che entro 30 giorni saranno definite le condizioni migliorative, rispetto a quanto offerto a livello nazionale, che le società offriranno ai cittadini pugliesi.
Questa è una vera e propria truffa senza vergogna ai danni della gente. ENEL E VENDOLA rubano i contributi dedicati alle famiglie.
Attualmente il contributo GSE (conto energia) consente ad un famiglia di installare un impianto Fotovoltaico sulla propria abitazione senza nessun sbilancio economico chiedendo un prestito dedicato, con un tasso fisso agevolato, presso un istituto che ha aderito all’accordo quadro GSE (praticamente tutte le banche). Il contributo viene versato ogni due mesi ed è più che sufficiente a pagare le rate del prestito; si può chiaramente usufruire della corrente prodotta e cedere in rete quella in esubero che verrà remunerata dal GSE. A spanne vuol dire:
– I soldi per fare l’impianto me li dà la banca per 11 anni a suditalia/13 anni a norditalia a tasso agevolato
– Ne dovrei pagare un tot al mese ma il contributo copre le rate
– La corrente non la pago più per 20/25 anni
– Dopo 13 anni l’impianto si è pagato da solo e continuo ad incassare i 7 anni a norditalia/9 anni a suditalia di contributo GSE rimanenti
Bilancio finale ho incassato 40000 € esentasse (non viene considerato come reddito aggiuntivo) ed esente iva in 20 anni e ne ho spesi 15000 € (anche meno )senza praticamente tirarne fuori dalle tasche.
Perché fanno questo? E’ molto semplice:
ENEL sui grossi impianti fotovoltaici avrebbe diritto ad un contributo molto più basso e facendo così si assicura il contributo più alto che spetterebbe alle famiglie ed udite udite sbologna lo smaltimento a fine utilizzo dell’impianto alla povera gente (dopo 20 anni diventi proprietario )
VENDOLA regala impianti, salva tutti e diventa presidente del consiglio.
Se facesse veramente l’interesse dei pugliesi renderebbe queste notizie pubbliche ed incentiverebbe l’installazione di piccoli impianti dando vantaggi concreti alle famiglie ed alle piccole imprese installatrici oltre ad incrementare un indotto di cui ne abbiamo veramente bisogno.
Aprite gli occhi