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Tibet, escalation delle proteste contro la Cina

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.10.2011

Negli ultimi mesi alcuni monaci e suore tibetani i sono dati fuoco per protestare contro l’autorità cinese in Tibet. I tentati suicidi hanno attirato una risposta irata dei funzionari di Pechino che sostengono che le proteste sono legate ad atti di terrorismo volute dal Dalai Lama. Gli strazianti eventi segnano una escalation nelle azioni dei tibetani al governo di Pechino.

Dal mese di maggio, nove tibetani hanno cercato di suicidarsi dandosi fuoco. Il più recente è stata la donna, una monaca buddista, la prima donna a compiere un atto simile. Altri cinque monaci sono morti in precedenza per le ustioni. Tutti coloro che hanno tentato il suicidio politico erano sotto i 24 anni.

Dorante il tentativo di suicidio, la monaca buddista di nome Tenzin Wangmo ha gridato slogan di protesta chiedendo la fine del dominio della Cina, la libertà religiosa e la fine dell’esilio del Dalai Lama dal Tibet.

La maggior parte dei suicidi hanno avuto luogo nella cittadina di Aba, nella provincia di Sichuan, vicino al Tibet e che presenta ampie comunità tibetane.

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