Falla radioattiva al reattore 2 dell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi
WWF Italia: nonostante le politiche di altri paesi siano dirette verso lo sfruttamento delle energie rinnovabili, in Italia si riapre il fronte dei nuclearisti, in testa il dott. Umberto Veronesi, che vorrebbero mettere in discussione il referendum dello scorso anno.
Dopo il disastro nucleare di Fukushima le politiche energetiche di molti paesi sono cambiate o si appresterebbero a cambiare. In Italia la volontà popolare ha decretato ancora una volta che il nostro Paese non vuole dotarsi di centrali nucleari per il proprio fabbisogno energetico.
Il WWF ha lanciato nei giorni scorsi una nota per ribadire che la sovranità popolare in Italia va rispettata. L’ONG mette in guardia infatti contro il fatto che “proprio in questi giorni è ripartita la campagna dei nuclearisti che, a poco meno di un anno dal secondo plebiscitario responso popolare contro il nucleare, chiedono la revisione del referendum, mettendo in discussione la volontà dei cittadini. Da stigmatizzare il fatto che a guidare questa nuova mobilitazione degli interessi che si muovono a favore del nucleare, in barba alla ormai dimostrata enorme pericolosità e anti-economicità di tale tecnologia, sia ancora una volta colui che era stato individuato come presidente dell’autorità di garanzia, il professor Veronesi.”
Molti paesi nel mondo si stano interrogando su come sostituire l’approvvigionamento energetico nucleare con uno davvero pulito.
“Il WWF ribadisce che la volontà popolare, in Italia e in molti altri Paesi, è chiarissima, e invita i decisori politici ed economici a prenderne atto una volta per tutte: parlare del nucleare, oggi, è solo un’enorme perdita di tempo.
Per salvaguardare la sicurezza energetica, la sicurezza climatica e la salute, oggi occorre affrontare la prospettiva del futuro basato sull’efficienza e il risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili,
abbandonando le disastrose chimere del secolo scorso.”