Gli Invertebrati ci affascinano ed inquietano da sempre, forse a causa di qualche forma di memoria ancestrale, ereditata dai nostri antichi progenitori che vivevano nelle foreste e nei mari primordiali, e creature armate di molteplici zampe, pungiglioni o tentacoli gli davano la caccia incessantemente. Non tutti gli Invertebrati preistorici però, naturalmente, erano mostruosi predatori, tuttavia anche fra i rappresentanti più innocui della categoria non mancavano specie dalle fattezze inquietanti, o persino assurde, come l’animale di cui parleremo oggi, che è stato nominato molto appropriatamente Allucigenia.
Allucigenia era un altro degli abitanti della località fossilifera nota come Burgess Shale, in Canada, come uno degli animali di cui abbiamo parlato in precedenza: l’Anomalocaris che era sicuramente un predatore potenziale di questo piccolo animale, lungo pochi centimetri e non particolarmente agile o ben protetto. La piccola taglia, ed il fatto che si tratti di un antichissimo invertebrato rendono l’Allucigenia un vero e proprio rompicapo, tanto che i paleontologi ancora non sono sicuri quali siano la testa o la coda di questa creatura, o persino di quale sia il suo ventre ed il suo dorso!
In generale, Allucigenia aveva un corpicino cilindrico, terminante alle estremità con un una sorta di bulbo, che potrebbe essere sia una testa che un addome, ed un prolungamento simile ad una piccola proboscide, che potrebbe essere sia la bocca che l’ano dell’animale. Dal corpo si protendevano due file di punte, forse aculei o zampe, e due di penducoli, forse tentacoli o antenne. Nel corso degli anni, il primo fossile di Allucigenia fu scoperto nel 1911, sono state avanzate ogni sorta di teoria sul funzionamento delle varie parti dell’animale e del perché suo aspetto bizzarro, compresa la possibilità che si trattasse in realtà di un frammento di qualche animale più grosso (ipotesi smentita dal ritrovamento di molteplici fossili e di altre specie affini), oggi l’ipotesi che va per la maggiore è che i tentacoli servissero per spingere l’animale lungo il fondale, e forse per raccogliere cibo (vista la natura vermiforme e la piccola taglia Allucigenia era quasi certamente uno spazzino o un detritivoro), mente le appendici più rigide e simili ad aculei fungevano da difesa passiva. Non è ancora chiaro quali delle due estremità della creatura fosse la testa, invece, e comunque in generale il dibattito attorno a questa minuscola curiosità della preistoria continua a tutto tondo.
Allucigenia visse circa 500 milioni di anni fa, durante quella che viene definita la prima grande “fioritura” della vita: dopo quasi un miliardo di anni di lenta evoluzione la vita aveva conquistato la capacità di esistere in forme multicellulari e con un intero pianeta da colonizzare, nel giro di pochi milioni di anni arrivarono a formarsi le prime grandi comunità di organismi marini, le quali avevano ben poco da invidiare a quelle visibili nelle grandi barriere coralline dei giorni nostri, se non il fatto di essere costituite unicamente da invertebrati e proto-vertebrati estremamente semplici, ed il fatto che quasi nessua forma di vita all’epoca superasse il metro di lunghezza. Allucigenia era solo un minuscolo pezzo di quell’incredibile puzzle di nuove specie, letteralmente, eppure non si può fare a meno di essere affascinati al pensiero di un qualcosa di tanto antico e dall’aspetto tanto alieno.