Gaianews

Il 18 aprile è stata in Europa la giornata di mobilitazione contro il TTIP

Scritto da Maria Rosa Pantè il 20.04.2015

Il 18 aprile è stata in Europa la giornata di mobilitazione contro il TTIP.

Se non sapete cos’è male, anzi malissimo.

Informatevi subito perché questo Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti potrebbe cambiare e forse non in meglio la nostra vita.

Sul sito della Commissione Europea è descritto così:
http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/about-ttip/index_it.htm

Una visione diversa è qui:
http://stop-ttip-italia.net/

In pratica è un trattato di libero scambio delle merci tra paesi dell’Unione Europea e Stati Uniti. Secondo qualcuno sarà un bel problema preservare i diritti dei consumatori e dei cittadini, perché per esempio sulla salute e sul cibo gli standard fra USA e UE sono molto diversi.

Chi vincerà la disputa? Il più forte economicamente anche se magari è a favore di cibi meno controllati o di regole meno attente all’ambiente.

Questo è il grande rischio. Un mondo ancor più inquinato, persone meno tutelate e tutto a favore del libero scambio e delle tasche dei soliti noti: multinazionali varie, s’intende, cioè il grande nemico invisibile e pervasivo delle nostre vite. Non c’è solo l’Isis!

Bisogna però informarsi, sapere cosa succede, bisogna esercitare quel grande e fragile meccanismo che è la democrazia.
Spesso discuto anche con mio marito il quale deplora il fatto che ognuno possa dire quel che vuole e per esempio pubblicarlo su internet. Certo anche a me fa schifo vedere chi festeggia il compleanno di Hitler o chi dice che bisogna affondare i barconi con le persone che fuggono dalle guerre.

Ma io sostengo che è meglio così, meglio che qualcuno dica delle cose tremende e possa dirlo (e se va contro la legge lo si deve denunciare), purché si resti in una democrazia.

La democrazia dà fastidio, si guardi il caso greco. Non è Tsipras che l’UE, la BCE, l’FMI (tutti potentati ECONOMICI e FINANZIARI insomma solo sterco del demonio come direbbe S. Francesco) temono e che vogliono umiliare, ma l’intero popolo greco che ha votato, in una parola la democrazia, che appunto è parola greca. La storia sa essere molto ironica delle volte o molto profetica.

La democrazia però va nutrita, va coltivata, va educata.

Gente! La democrazia siamo noi! Allora basta ignoranza, noncuranza, indifferenza. Informiamoci, vediamo quali sono i nostri diritti e scegliamo il meglio per la nostra Terra.

Una sola avvertenza, la democrazia è a volte difficile, bisogna studiare (senza la scuola la democrazia non esiste), informarsi e pensare non solo a se stessi. Eppure vale la pena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA