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Cannabis: aumenta di 20 volte il rischio di tumore al polmone

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.07.2012

Cannabis

Cannabis, rilanciato l’allarme. A farlo è il DPA (Dipartimento Politiche Antidroghe) che usa come base l’evidenza scientifica di un recente studio della British Lung Foundation. Dallo studio risulta che l’uso di cannabis può aumentare di ben 20 volte il rischio di sviluppare un tumore al polmone. In più la popolazione britannica risulta completamente disinformata rispetto ai rischi del consumo di cannabis, tanto che il 40% ritiene che la cannabis non sia dannosa.

Invece recenti studi hanno dimostrato i danni al cervello che questa sostanza può provocare che sono ancora più gravi se a fumare è un adolescente in cui la crescita cerebrale è ancora in corso. E la situazione è ancora aggravata dal fatto che la concentrazione della sostanza viene sempre di più aumentata e usata contemporanemente con altro sostanze chimiche.

Per questo il DPA ritiene che siano necessarie politiche di comunicazione perchè le persone sappiano che la cannabis è nociva ed è altresì necessario che gli studi scientifici procedano in modo che le evidenze siano sempre più convincenti.

A spiegarlo è Giovanni Serpelloni, capo del Dpa: ““Condividiamo pienamente non solo la preoccupazione della British Lung Foundation, ma anche l’invito di aumentare la divulgazione di linee di indirizzo per la salute pubblica riguardo i numerosi danni che l’uso di cannabis e le sostanze stupefacenti possono produrre soprattutto tra i più giovani. E’ necessario – continua – incentivare la ricerca scientifica in questo settore, ma anche la comunicazione alla popolazione per ampliare la conoscenza, la percezione dei rischi per la salute e il numero delle evidenze scientifiche legate alle conseguenze dannose per l’organismo, associate al consumo di cannabis. Questo Dipartimento inoltre, ha già da tempo evidenziato la potenzialità di danni evolutivi derivanti dall’uso precoce di questa sostanza nel momento in cui il cervello si trova nella delicata fase di sviluppo celebrale”. Studi scientifici portati avanti anche dal Dpa “hanno mostrato conseguenze tanto più gravi quanto più precoce è la prima assunzione e quanto questa è più frequente e duratura. Inoltre, la gravità dei danni risente anche della sempre maggiore concentrazione di principio attivo presente nei prodotti e l’uso contemporaneo di altre droghe sinergizzanti e di alcol. Mai come oggi – conclude – diventa sempre più necessario proseguire nell’opera di comunicazione per aumentare la consapevolezza di come il problema legato al fumo di cannabis è ormai un problema di sanità pubblica, che non può essere sottovalutato anche perché vengono continuamente diffuse informazioni distorte e spesso strumentali, che si basano solo sui supposti benefici di questa droga”.

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  • Nicolò scrive:

    @Pino: non mi soffermo nemmeno un minuto a leggere i commenti sottostanti, mi limito al tuo per sprofondare nel pozzo di ignoranza dal quale provieni: comportamento del tipico fascistoide-proibizionista-schiavo-burattino, ho appena cancellato ciò che ho scritto poichè sono a disposizione solo pochi caratteri, mi limito a dire: hai mai visto PROIBIZIONISMO verso il nucleare? a me suona nuovo… e poi, L’URANIO E’ NATURALE???? sei proprio un XXXXXXX …….

  • Pino scrive:

    Ok, amanti dell’erba, volete fumarvela? Perchè è naturale e fa bene! Bene, anche l’uranio è naturale. Costruiamo centrali nucleari e basta con questo proibizionismo! Che ne dite?

  • Dr.M scrive:

    Proibizionisti di merda, se non vi piace fate a meno di fumarvela ma lasciate che le altre persone siano libere di scegliere con la propria testa! Oltretutto esistono molte prove scientifiche che dimostrano i benefici della cannabis in vari ambienti (produzione tessile, produzione di carburante etc) e ha molti utilizzi anche in campo medico (come cura per asma, arteriosclerosi e altri disturbi)
    Qui i primi ad essere disinformati siete voi, con le vostre accuse insensate! Ne conosco moltissima di gente che consuma marijuana da molti anni ma che reputo molto più intelligente e “arrivata” di altra gente che non ha mai nemmeno provato. Fatevi due tiri, poi mi dite.
    La vostra è una lotta inutile, non riuscirete mai a impedirci di fumare!

  • Gianluca Romano scrive:

    Da: Patients for Medical Cannabis:
    I Massimi Ricercatori Anti-Droga, Cambiano Idea e Dicono “Legalizzate la Marijuana”
    http://patients4medicalmarijuana.wordpress.com/category/vide os/tashkin/
    {D. Tashkin ha scoperto che anche i grandi fumatori di marijuana (usata anche più di 22.000 volte nell’arco della vita) non hanno mostrato alcun aumento dell’incidenza dei tumori studiati.
    Mentre non è stato trovata nessuna associazione tra fumo di marijuana e il cancro, i risultati dello studio, presentato, questa settimana, alla Conferenza internazionale all’American Thoracic Society, ha trovato un aumento di 20 volte nel cancro del polmone tra le persone che fumavano due o più pacchetti di sigarette al giorno.}
    “All’inizio, quando la nostra ricerca è apparso come se ci sarebbe un impatto negativo sulla salute dei polmoni, ero contrario alla legalizzazione perché pensavo che avrebbe portato ad un aumento dell’uso e che porterebbe ad effetti sulla salute un aumento”, dice Tashkin. “Ma a questo punto, sarei a favore della legalizzazione.
    Il fumo di tabacco provoca danni molto maggiori e in termini d’intossicazione, l’alcool provoca danni ben più grandi.” (D.T.)

    L’esposizione al fumo di cannabis, anche nel lungo termine, non è associato ad effetti avversi sulla funzione polmonare . Questa è la conclusione di un importante processo clinico pubblicato oggi sul prestigioso Journal of American Medical Association (JAMA).
    http://www.opposingviews.com/i/society/drug-law/jama-long-te rm-exposure-cannabis-smoke-not-associated-adverse-effects-pu lmonary

    Tuttogratis.it – Salute, i fumatori occasionali di marijuana hanno i polmoni più sani rispetto a chi fuma sigarette:
    http://attualita.tuttogratis.it/salute/fumatori-occasionali- di-marijuana-polmoni-piu-sani-rispetto-a-chi-fuma-sigarette/ P136547/
    .

  • Gianluca Romano scrive:

    Ecco perche questa gente e vigliacca criminale e dovrebbe stare dietro le sbarre a scontare i loro crimini ,purtroppo impuniti che perdurano da 50 anni ,mentre gli assuntori di sostanze continuano ad aumentare in maniera esponenziale grazie alla loro politica vergognosa che a portato ogni sostanza ad ogni angolo di strada … questo e un chiaro esempio di come strumentalizzano le ricerche pur di arrivare al loro scopo ,quello di proteggere un mercato che arricchisce mafie e li riempie di bei soldoni e titoloni e onorificenze fasulle ! Riflettiamo ed analizziamo la malafede di costoro… prendono lo spinello ,uno dei tanti modi di assumere canapa ,tale metodo include ,Tabacco mischiato con canapa o con hashish ,quindi hanno preso in esame una sostanza palesemente cancerogena quale il tabacco mischiata ad un altra ,invece,di indubbie qualità protettive anche per i polmoni “come vedremo in seguito”e maliziosamente imputano tale pericolosità anche alla canapa ,questo giochino lo si potrebbe applicare con qualsiasi sostanza, mettiamo vogliano mettere fuori legge o mentire su un altra sostanza facciamo un esempio applicabile all’infinito ,prendiamo l’alcol ,si sa che e dannoso ed e una droga ,ora vogliamo invece terrorizzare sulla pericolosità del limone ,cosa farebbero questi cari signori ,prenderebbero un cocktail a base di alcol mischiato col limone e direbbero che il cocktail e pericoloso alla salute ,facendo intendere che anche il limone e pericoloso mentre la vera pericolosità viene solo dall’alcol ,inutile dire che ci sono molti modi diversi di assumere canapa o i suoi derivati ,tra questi ,la vaporizzatore ,biscotti o altro e in nessuno di questi casi si può nominare la parola cancerogeno ,perche non mischiato col tabacco … ora se questi signori si preoccupassero della salute pubblica ,dovrebbero spiegare che ci sono altri modi di fumare canapa e semmai invitare a non mischiare tale sostanza col tabacco, esso si cancerogeno ,oppure di applicare al cosiddetto spinello un filtro di sigaretta in modo da non incorrere nei danni ulteriori di fumare tabacco senza filtro ,oppure ,oltre a nominare la parola spinello avrebbero dovuto rivolgersi anche a tutti quelli che fumano sigarette senza filtro o comperano tabacco sfuso ,infatti anche loro fumano i cosi detti spinelli ma solo di tabacco ,ma siccome il loro intento non e salvaguardare la salute pubblica ma solo quello di inculcare nel’opinione pubblica l’immaginario che lo spinello e cancerogeno ,quindi di far credere che la sostanza mischiata al tabacco sia anche essa cancerogena ! Tutti sanno che fumare tabacco senza filtro e più rischioso per la salute , quindi questo e uno studio del quale potevamo far sicuramente a meno ,risparmiando anche un pò di soldini ,ma la lobby proibizionistica, a tanti bei soldoni da buttare e da sottrarre a una vera informazione e prevenzione, parola della quale non conoscono nemmeno il significato ,visti i loro risultati e mala fede !
    23 luglio 2012 11:31 – pic3568
    Rife. : British lung Fundation, Report “The impact of cannabis on our lungs” June 6th, 2012, che pretende di essere “la più esaustiva revisione dei dati di ricerca mai compilata sul tema”.

    intanto l’articolo originale, che è appunto una revisione di studi precedenti e non una nuova ricerca, dice che uno spinello aumenta il rischio di cancro come venti sigarette, e non è una differenza da poco con quanto equivocato dal dr. Serpelloni. Poi il report stesso ha trovato “le evidenze essere inconclusive, sui legami tra fumare cannabis e malattie polmonari come il COPD”, ed ha chiesto ulteriore ricerca. Inoltre sin dalla sua presentazione, in TV, questo Report della British Lung Foundation è stato immediatamente criticato in UK per essere un “mix pericolosamente irresponsabile di congetture, opinioni estremiste e allarmismo”.
    (http://www.clear-uk.org/irresponsible-and-misleading-reefer -madness-from-the-british-lung-foundation/)
    Il rapporto BLF contiene una serie di evidenti inesattezze ed omissioni. In 14 rade paginette piene di foto di spinelli ed immagini, si avventura anche in zone che nulla hanno a che fare con i polmoni alimentando la storia terrificante sulla cannabis e le psicosi, e citando storie e aneddoti altamente fuorvianti e fuori di un contesto di evidenza, su malattie cardiovascolari e incidenti automobilistici. Non a caso, la parte 4 dello studio specifica: “Data la natura della cannabis di creare dipendenza, più ricerca è necessaria su come si può al meglio aiutare le persone a smettere”.

    Il pregiudizio e le prevenzioni che sono alla base della relazione BLF culminano in una dismissione del valore terapeutico della cannabis, che non si basa su alcuna prova scientifica. Invece, si cerca di addurre come prova un’udienza di una Corte di Appello inglese del 2005, e un parere della British Medical Association che invita a “ulteriori ricerche”.
    E’ stato chiesto al rappresentante della BLF, di citare la ricerca che ha sostenuto l’affermazione che uno spinello aumenta il rischio di cancro come venti sigarette. Quando non lo ha fatto, la BLF è stata accusata di “mettere in circolazione informazioni false” per “catturare i titoli di stampa”. La giornalista Keelan Balderson ha accusato la BLF di “spacciare un mito sfatato da tempo”, sostenendo che non era il primo incidente simile, citando un’affermazione precedente della BLF che “3 spinelli sono pari a 20 sigarette”, tratto da un rapporto pubblicato nel 2002.
    E’ stato fatto notare che non vi era “alcun fondamento scientifico al claim”, citando un precedente studio su 2200 persone, pubblicato nel Cancer Epidemiological Biomarkers and Prevention (riferimento anche nella relazione BLF) che aveva trovato “che l’associazione di questi tumori con la marijuana, anche a lungo termine o nel caso di uso pesante, non è forte e può essere al di sotto dei limiti rilevabili nella pratica”.

    Il report BLF citato dal Dpa si basa principalmente su di un precedente studio neozelandese del 2008, che osservava un campione di meno di 80 malati, mentre uno dei più grandi studi di casi controllati mai effettuato, presentato dal Dr Donald Tashkin della UCLA nel 2006 alla American Thoracic Society International Conference e che esaminava 2252 casi tra malati e gruppo di controllo, non viene menzionato, nè dalla BLF nè dal Dpa. Incredibile, dal momento che il report della BLF cita in gran numero i lavori del Dr. Tashkin, tranne proprio quello, lo studio più significativo di tutti. Forse perchè mostrava come anche consumatori pesanti e di lungo termine ‘di marijuana’, non appaiono più a rischio di sviluppare cancro ai polmoni rispetto a quelli che hanno fumato meno cannabis, o non ne hanno fumata per nulla. Tashkin si sarebbe aspettato che la cannabis avesse effetti sui polmoni più seri del tabacco, dato che si era già scoperto che il fumo di cannabis conteneva il 50% in più di carcinogeni, e più del quadruplo di catrame. E’ rimasto quindi sorpreso, quando ha scoperto che quelli che fumano cannabis da sola sviluppano meno tumori e meno COPD rispetto a chi non fuma per nulla, e che quelli che fumano cannabis mescolata al tabacco hanno risultati migliori rispetto a chi fuma solamente tabacco. Conclude quindi che la cannabis fornisce qualche tipo di effetto protettivo contro i danni ai polmoni, in particolare gli effetti carcinogeni del fumo di tabacco.
    http://www.sciencedaily.com/releases/2006/05/060526083353.ht m
    American Thoracic Society (2006, May 26). Study Finds No Link Between Marijuana Use And Lung Cancer. ScienceDaily.
    Lo studio infatti ha scoperto che l’80% dei pazienti con tumore ai polmoni ed il 70% di quelli con tumore alla testa ed al collo aveva fumato tabacco, contro solo la metà circa dei pazienti per entrambi i tipi di cancro che avevano fumato cannabis. C’era una chiara associazione tra fumare tabacco ed il cancro, lo studio ha trovato un aumento di 20 volte del rischio di sviluppare cancro ai polmoni, in persone che avevano fumato 2 o più pacchetti di sigarette al giorno. Più tabacco una persona aveva fumato, maggiore era il rischio di sviluppare sia tumori al polmone, sia alla testa ed al collo, scoperte che erano in linea con molti studi precedenti.
    Una possibile spiegazione per le nuove scoperte, aveva detto Tashkin, è che il THC possa incoraggiare le vecchie cellule a morire prima, ed essere quindi meno soggette a trasformazione in cellule cancerose. Anche in Europa, si legge ormai apertamente di “apoptosi delle cellule malate, senza intaccare quelle sane” per alcuni tumori cerebrali, come il glioma.
    Inoltre sono stati analizzati i dati sulle sostanze carcinogene inalate, utilizzando vaporizzatori per l’assunzione medicinale della cannabis (ovviamente non mischiata a tabacco), verificando che è prossima a zero la quantità di sostanze tossiche, contenute nel fumo derivato dalla combustione.

    C’è poi un altro autorevole studio Usa del 2012, con 5016 partecipanti seguiti per 20 anni, giunto alle medesime conclusioni in tema di effetto protettivo della cannabis sui polmoni.
    Association Between Marijuana Exposure and Pulmonary Function Over 20 Years
    Mark J. Pletcher, MD, MPH; Eric Vittinghoff, PhD; Ravi Kalhan, MD, MS; Joshua Richman, MD, PhD; Monika Safford, MD; Stephen Sidney, MD, MPH; Feng Lin, MS; Stefan Kertesz, MD
    Author Affiliations: Department of Epidemiology and Biostatistics (Drs Pletcher and Vittinghoff and Mr Lin) and Division of General Internal Medicine, Department of Medicine (Dr Pletcher), University of California, San Francisco; Asthma-COPD Program, Division of Pulmonary and Critical Care Medicine, Northwestern University Feinberg School of Medicine, Chicago, Illinois (Dr Kalhan); Department of Surgery (Dr Richman) and Division of Preventive Medicine (Drs Safford and Kertesz), University of Alabama at Birmingham; Center for Surgical, Medical and Acute Care Research and Transitions, Veterans Affairs Medical Center, Birmingham (Drs Richman and Kertesz); and Division of Research, Kaiser Permanente of Northern California, Oakland (Dr Sidney).
    JAMA. 2012;307(2):173-181. doi:10.1001/jama.2011.1961
    http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1104848