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Parchi: meglio Giarda di Clini

Scritto da Renzo Moschini il 10.04.2012

La sortita di Clini sui parchi da appaltare ha suscitato comprensibile delusione e allarme anche per i  troppi silenzi con cui è stata finora accolta. Silenzi che erano già seguiti  alla vecchia proposta di ben tre anni fa dell’UPI di abrogare i parchi regionali e a quella più recente e politicamente più grave del ministro Calderoli –il federalista di Monza-  che evidentemente preferiva le ampolle e il Trota ai parchi regionali.

Il ministro Giarda per fortuna non sembra pensarla come  Clini  e Calderoli tanto è vero che in una intervista a La Stampa parlando del riordino della pubblica amministrazione  giudica negativamente quelle posizioni rivolte a penalizzare sempre più la presenza pubblica dalla sanità a tanti altri comparti a favore di quelle privata. E per questo ritiene non condivisibile come governo questa spinta alla privatizzazione che include anche la chiusura di enti pubblici come i parchi regionali. Meno male insomma che Giarda c’è. E speriamo che questa chiara presa di posizione contro la svendita di attività pubbliche tanto più importanti in ambito ambientale induca anche chi è riuscito a ignorare per tre anni la questione ad alzare la schiena. E speriamo anche che Clini ci ripensi e non faccia fare altre brutte figure al governo. I parchi nazionali e regionali in Italia non vanno messi all’asta, ma gestiti con   senso di responsabilità e serietà come avviene in tutti i paesi del mondo.

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