Val Camonica Foto Luca Giarelli
Il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri ha commentato l’intervista a Panorama del ministro Clini. Per il presidente di Federparchi l’affidamento a privati di servizi è pratica comune.
Il ministro dell’Ambiente Clini ha rilasciato un’intervista a Panorama in cui definisce i parchi come “Enti vivi e non musei” che potrebbero essere gestiti da cooperative di giovani precari under 35.
Il WWF ha prontamente reagito con le dichiarazione del Presidente Stefano Leoni: i parchi sono enti parastatali e sarebbe impensabile che siano gestiti da cooperative. Tra l’altro quelle esistenti sono già in difficoltà a causa dei tagli.
Anche il Gruppo di San Rossore si era schierato in maniera molto critica nei confronti del Ministro.
Giungono oggi le dichiarazioni del presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri sulla discussione in atto.
Sammuri ha infatti dichiarato:“La conservazione della biodiversità è un problema molto complesso, e il ministro Clini ha dimostrato di saperlo bene. Ancor più complessa è la gestione dei parchi, che insieme alla conservazione della biodiversità, mission prioritaria ed ineludibile, in Italia devono assicurare lo sviluppo adeguato ma sostenibile ed equilibrato di territori ampi e antropizzati.”
“Il ministro – continua Sammuri – parla giustamente di parchi ‘senza soldi’ e alla luce di questa innegabile condizione risultano ancor più apprezzabili i risultati ottenuti nella loro attività. Una attività che, tra l’altro, ha dato fin qui lavoro a molte centinaia di piccole e piccolissime imprese, molto spesso cooperative, che svolgono anche un preziosissimo ruolo di coesione sociale e di relazione tra istituzioni pubbliche e
società civile.
Nel mio Parco, quello della Maremma, non c’è servizio al pubblico o attività commerciale o turistica che non sia svolta da cooperative o da imprenditori singoli o associati. Si tratta di una pratica diffusissima nelle aree protette, che ha reso il settore uno dei più dinamici del Paese e uno dei migliori in quanto a rapporto tra investimenti e occupazione, in particolare giovanile, generata.”
“Più gli Enti Parco sono forti e autorevoli – sostiene Sammuri – più sono in grado di concentrarsi sul loro compito essenziale che è quello di pianificare, programmare e controllare, affidando all’esterno la conduzione dell’indotto generato. Per questo è apprezzabile la sottolineatura operata dal ministro del ruolo e dell’importanza degli Enti che vanno mantenuti in buona salute per assolvere ai compiti assegnatili . Uno sforzo collettivo sarebbe necessario – conclude il presidente di Federparchi – per assicurare loro sicurezza di funzionamento e piena integrazione nei programmi di sviluppo regionali e nazionali. In questo contesto va sottolineata la difficile situazione delle aree marine protette per le quali uno sforzo modestissimo in termini economici sarebbe vitale”.
Il presidente di AIDAP, Nino Martino, ha invitato il ministro Clini a partecipare all’incontro previsto per il 13 aprile a Roma dal titolo “Italia 2012: c’è una politica per le Aree Protette?”.