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Investita femmina di orso marsicano ai primi di giugno:
non si hanno notizie certe sulla sua sorte

Una femmina di orso marsicano è stata investita nei primi giorni di giugno su una strada già segnalata come pericolosa a causa dei numerosi attraversamenti: ma le autorità competenti, ANAS e Prefetto dell'Aquila, non hanno ancora provveduto ad installare in necessari autovelox

Scritto da Federica di Leonardo il 24.07.2014

Risale all’inizio del giugno scorso l’investimento dell’orsa Peppina sulla statale 17, fra Pettorano sul Gizio e Roccaraso. Ancora una volta la vita di una femmina di orso marsicano è gravemente minacciata, e ancora una volta le autorità competenti stentano a prendere provvedimenti.

Il 5 giugno scorso attorno alle 19 sulla strada che da Pettorano sul Gizio conduce a Roccaraso-Castel di Sangro, è stata investita una femmina di orso marsicano che frequenta da molti mesi la zona. L’orsa è nota con il nome di Peppina.

  Foto:  Luca Rainaldi

Foto: Luca Rainaldi

L’orsa dopo essere rimasta immobile per qualche minuto, secondo quanto ha riferito il guidatore dell’auto coinvolta nell’impatto, è fuggita vero un’area boscata laterale. Lo riferisce a Gaianews.it il capo dell’UTB di Castel di Sangro Tiziana Altea.

Il guidatore, che ha dichiarato di avere superato di poco il limite dei 70 km/h, è riuscito a sterzare prima di impattare con l’orso, per cui l’auto ha riportato solo un piccolo danno al paraurti.

Il guidatore ha allertato subito il 1515 spiegando poi alla Sala Operativa Regionale che lo ha contattato di non avere visto segni di sangue o peli a terra.

Il mattino seguente il personale del Corpo Forestale dello Stato ha battuto la zona alla ricerca di segni dell’orsa senza trovarne. Alcune segnalazioni che potrebbero far pensare all’orsa sono state inviate al CFS nei giorni seguenti.

Anche il personale della Riserva Naturale Monte Genzana e Alto Gizio nei giorni successivi, dopo aver appreso la notizia, ha predisposto fototrappolamenti e ha battuto la zona alla ricerca di tracce senza però trovare riscontri. Il personale della Riserva da anni lavora per studiare la strada in questione, installando, tra i primi in Abruzzo, misure di mitigazione. Inoltre ha monitorato per un anno l’orsa, raccogliendo dati e informazioni.

La notizia, ha spiegato Tiziana Altea, non è stata resa pubblica perchè “fermo restando che il problema degli investimenti della fauna selvatica, in generale, ma in particolare per l’orso, costituisce una grave criticità che va decisamente affrontata con gli Enti competenti, non si è ritenuto opportuno sollevare il caso tenuto conto della dinamica dei fatti (orsa vitale) e dell’attendibilità del conducente (un agente di PS).”

In realtà quel tratto della SS 17 era già stato segnalato alle autorità competenti dalla Riserva Naturale che lo aveva indicato come particolarmente critico perchè l’orsa lo privilegiava per gli attraversamenti, ma anche dall’Associazione Salviamo l’Orso che da diversi mesi chiede all’ANAS e al Prefetto dell’Aquila che vengano installati autovelox, l’unico strumento, secondo l’Associazione, ritenuto veramente efficace o in alternativa un’apposita segnaletica. Stefano Orlandini, presidente dell’associazione, ha dichiarato a Gaianews.it che “incredibilmente e nonostante i recenti riscontri ricevuti dalle amministrazioni interessate quello che ancora manca sono gli interventi rapidi concreti e coordinati:insomma chi di dovere non sembra rendersi conto dell’urgenza e si rischia così di “chiudere la stalla a buoi ormai scappati” o ad orso estinto!”.

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