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Abruzzo, morta un’altra femmina di orso marsicano

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.03.2014

Sale a quattro il numero di orsi marsicani trovati nel giro di un anno nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Infatti una femmina è stata trovata questa mattina in condizioni gravi, e dopo essere stata assistita dal personale veterinario del parco è morta nel pomeriggio. La popolazione di orsi marsicani, unica al mondo, è gravemente minacciata, con una popolazione stimata in 50 esemplari. Con una produttività definita dagli scienziati della sapienza che studiano l’orso marsicano “di tutto rispetto”, questo animale, simbolo della fauna italiana, rischia di scomparire a causa di una mortalità per causa antropica che gli stessi ricercatori hanno definito insostenibile ed inaccettabile.

orso

L’orsa, trovata questa mattina dai Guardiaparco del Servizio di Sorveglianza nei dintorni di Sperone (frazione di Gioia dei Marsi) versava in gravi condizioni: “presentava tremori, diarrea e problemi di
coordinamento motorio con difficoltà a mantenere la postura normale” si legge nel comunicato del Parco.

L’orsa aveva l’apparente età di 5-6 anni ed è stata lievemente sedata dai tecnici del Parco, intervenuti sul posto in modo che potessero esserle prestate delle cure.

Si sospetta che l’orsa fosse portatrice di una grave malattia, quale, il Parco non lo spiega e non fa ipotesi. Trasportata allo zoo del Parco sono stati effettuati tutti i prelievi che dovrebbero accertare, stando a quello che riporta il comunicato, le cause della morte.

L’orsa è morta nel pomeriggio. Il Parco dichiara che “i prelievi sono stati spediti all’Istituto Zooprofilattico di Teramo ed alla facoltà di veterinaria dell’Università della stessa città, affinché si possa avere una diagnosi delle cause della morte.” L’animale sarà sottoposto a necroscopia.

L’associazione Salviamo l’Orso ha già chiesto che i risultati di queste analisi arrivino tempestivamente. Infatti sembrerebbe che il Parco e il Ministero dell’Ambiente, non siano in grado di produrre tempestivi risultati sulla morte degli orsi marsicani. Alla morte dell’orso Stefano, avvenuta a luglio scorso, non si è ancora trovata una causa.

Altri due orsi sono morti, come ricorda Salviamo l’Orso nel suo comunicato, con simili sintomi: “l’orso maschio recuperato ai prati del Sirente nel Gennaio 2012 e poi deceduto e quelli di un altro orso morto nei pressi della Riserva della Duchessa nel Dicembre del 2008”.

Delle diagnosi relative a queste due morti si è a lungo discusso, anche a posteriori, anche sulle pagine di questo giornale: ciò che si poteva concludere è che la morte di un orso marsicano per lo più non è seguita da azione specifiche che possano evitare altre morti.

“Aspettiamo quindi di conoscere le cause di morte di quest’orsa in tempi che devono essere nell’ordine di qualche settimana, di ogni ulteriore ritardo chiederemo conto al PNALM e al nuovo Ministro dell’Ambiente, questo sconosciuto, che in quanto ad impegno nella conservazione dell’animale simbolo della fauna italiana deve ancora battere un colpo!”, conclude Salviamo l’orso nel suo comunicato.

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  • Federico Morandi scrive:

    Grazie Rosario penso che dei puntini sulle “i”, come si sule dire, siano necessari.
    In primis, per rispondere anche a Stefano, penso che sia più grave informare male l’opinione pubblica piuttosto che non informarla per niente o attendere il proseguimento delle indagini. Allo stesso modo è peggio sostenere che siano coinvolte alcune malattie senza averne magari la cognizione né soprattutto l’evidenza diagnostica piuttosto che non informare per niente!
    Quello in cui concordo è che è certo che dobbiamo fare di più a partire dal Ministero dell’Ambiente (in modo più concreto) di concerto con quello della Salute e anche dell’Interno, non escludendo quello della Cultura perché anche di questo si tratta!!
    Federico Morandi
    Veterinario PNMS

  • stefano scrive:

    Fantastico Dott Fico…..allora forse entro il 2020 l’opinione pubblica forse ne sara’ informata ?? Mi sembra che per il caso di Bernardo i tempi siano stati questi o no ? Nel frattempo se ci fosse da far qualcosa per evitare il ripetersi dell’evento il PNALM ne e’ stato informato ? Grazie !

  • Manu Cerro scrive:

    Secondo me è stata avvelenata

  • Rosario Fico scrive:

    A completamento delle informazioni contenute nell’articolo desidero
    precisare che la causa di morte dell’Orso Stefano è stata determinata
    con assoluta certezza e comunicata alle autorità titolari delle
    indagini già a metà dello scorso Novembre, grazie al
    riesame dei resti e all’effettuazione di nuove analisi presso il Centro
    di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria da me
    diretto. Solo il rispetto del segreto delle indagini non consente, a
    tutt’oggi, la divulgazione di maggiori dettagli. Al termine delle
    indagini sarà possibile per tutti conoscere i particolari e fare le opportune valutazioni. Lo stesso dicasi per l’orso rinvenuto
    alla Duchessa, esemplare esaminato sempre dalla nostra struttura, la cui
    causa di morte fu esattamente determinata e i risultati tempestivamente
    comunicati all’autorità di P.G. nel lontano 2008.
    Concordo invece pienamente, sulla base dell’esperienza
    personale nell’ accertamento delle cause di morte degli orsi marsicani,
    esperienza che è iniziata negli anni ’80 e continua tutt’ora, tranne
    brevi interruzioni, sul fatto che bisogna utilizzare le informazioni
    prodotte al fine di cercare di attenuare, possibilmente, l’impatto delle cause di morte
    “naturali” (ad esempio le malattie), su cui, purtroppo, i margini di azione sono molto scarsi, ma reprimere con decisione quelle causate dalla
    persecuzione diretta e indiretta da parte dell’uomo (bracconaggio,
    bocconi avvelenati, etc.).
    Cordiali saluti
    Rosario Fico –
    Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense
    Veterinaria- Istituto Zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana.