Gli esperti sono ormai concordi nell’affermare che uno stile di vita sano riduce la probabilità di sviluppare tumori e che molti dei tumori più comuni sono causati da uno stile di vita non salutare. In particolare la relazione fra obesità e tumore al seno è stata nuovamente confermata da uno studio italiano. A questo si affiancherà nei prossimi anni uno studio sugli effetti della prevenzione.
I ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano hanno coinvolto 2.300 donne con diagnosi di cancro alla mammella in uno studio clinico, chiamato Diana5, per studiare la relazione fra obesità e tumore al seno. Le donne coinvolte avevano un’età compresa fra i 35 e i 70 anni e sono state seguite per un periodo di 5 anni. I risultati hanno dimostrato che le donne obese avevano il doppio delle possibilità di sviluppare una recidiva delle normopeso.
I risultati dello studio sono stat resi noti dal direttore scientifico Marco Pierotti che ha annunciato anche l’inizio del Progetto MeMeMe che intende studiare la relazione fra stili di vita e tumore per favorire la prevenzione attraverso sane abitudini.
Il nome con i tre Me, indica la sindrome metabolica, la dieta mediterranea e la metformina. “Quest’ultimo è un farmaco usato da cinquant’anni per curare il diabete che ha effetti metabolici simili a quelli di una dieta sana”, ha spiegato Pierotti. “Al progetto potranno aderire 2mila persone, che seguiranno un programma di dieta e stile di vita, con l’aggiunta della metformina, eliminando abitudini che si è visto essere correlate allo sviluppo dei tumori e di altre malattie come diabete, ipertensione, obesità, coronaropatie”.
Ma come dicevamo, quello italiano si aggiunge ad altri studi. Uno recente presentato all’ASCO, American Society of Clinical Oncology a Chicago, dai ricercatori della Oxford University, è stato condotto su un gruppo di 80mila donne con tumore al seno in fase iniziale e ha scoperto un rischio maggiore del 34% di morte per le donne in pre-menopausa.
Anche la ricerca del dottor Giuseppe Sparano del Montefiore Medical Center di New York (University Hospital for Albert Einstein College of Medicine) conferma che il rischio di morte e recidiva è tanto più alto quanto più alto è l’indice di massa corporea delle donne. Qui le percentuali parlano di un 30% in più di probabilità di recidiva e di un 50% in più di probabilità di morte.
La relazione fra obesità e tumori è dunque sempre più chiara per la comunità scientifica internazionale. La gente comune è invece meno informata di quanti e quali siano le possibilità che restano ai cittadini per diminuire il rischio di cancro. Una corretta alimentazione, una moderata e costante attività fisica e una buona qualità del sonno dovrebbero essere i fedeli alleati per mantenersi in salute a lungo.