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I cani domestici proteggono da asma e infezioni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.12.2013

Secondo una nuova ricerca il rischio di sviluppare allergie e asma nei bambini si riduce quando nei primi anni di vita, nella casa in cui abitano, c’è anche un cane. La relazione fra asma e presenza dei cani in casa era già stata dimostrata, ma ora i ricercatori hanno scoperto una causa precisa. Lo studio è stato pubblicato sui PNAS.

Animali bambini

I ricercatori dell’Università del Michigan e della California hanno dimostrato come nei topi che vivono in ambienti domestici in cui vivono anche dei cani, il sistema immunitario era meno reattivo e produceva quindi meno reazioni allergiche, grazie alla presenza nei topi di un microbioma intestinale più sano.
Secondo i ricercatori, nonostante la ricerca sia stata condotto sui topi, potrebbe spiegare la relazione già dimostrata fra la minore presenza di allergie nei bambini e la presenza di cani in casa.

Gli scienziati hanno inoltre identificato una precisa specie di batteri all’interno dell’intestino che è fondamentale per proteggere le vie respiratorie sia contro gli allergeni che contro le infezioni respiratorie virali.

I ricercatori hanno esposto dei topi agli allergeni. Hanno potuto notare che l’asma si sviluppava di più fra gli animali che erano stati a contatto con la polvere di case in cui non vivevano cani. 

Tra le specie batteriche nel microbioma intestinale di questi topi, i ricercatori hanno puntato ad uno, il Lactobacillus johnsonii . I ricercatori hanno scoperto che questo batterio potrebbe prevenire l’infiammazione delle vie aeree e  addirittura  l’infezione da RSV (Virus respiratorio sinciziale ) che è associato a rischio elevato di sviluppare l’asma. 

Questo risultato suggerisce che il Lactobacillus johnsonii e altre specie di batteri “buoni” potrebbero un giorno essere usati per rimodellare il microbioma intestinale in modi che possano prevenire lo sviluppo di asma o di allergie, o forse anche per il trattamento di casi già diagnosticati.

I ricercatori sono convinti che la composizione e la funzione del microbioma intestinale influenzano fortemente le reazioni immunitarie e possono rappresentare una nuova strada per lo sviluppo di terapie sia per l’asma allergica che per  una serie di altre malattie.

Lo studio attuale dimostra che i cambiamenti nel microbioma intestinale possono avere effetti di vasta portata sulla funzione immunitaria oltre all’intestino anche  in altre parti del corpo, ha detto Lynch .

La squadra aveva precedentemente dimostrato che la presenza di un cane che vaga sia all’interno che all’esterno della casa era stata associato con un microbioma intestinale arricchito e diversificato. 

 

 

 

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  • Alberto Zazza scrive:

    cane si cane no. varie problematiche dal pelo e sotto le zampe. vari insetti. bene il benessere ma cane no.